Con l’inizio del mese di ottobre inizia il periodo, che va dal 1 ottobre al 30 novmbre, per i capannisti di usufruire delle giornate integrative. Per legge possono arrivare fino a due, sempre ovviamente esclusi il martedi ed il venerdi. Purtoppo il decreto n.11044 del 20/7/2023 prevede, complice ovviamente il solito parere ISPRA, per Brescia la quarta giornata settimanale integrativa nel periodo compreso dal 1 ottobre al 30 novembre 2023 pertanto già questa settimana dal 25 settembre al 1 ottobre i cacciatori ne possono usufruire tenendo conto che la quarta giornata sia solo domenica 1^ ottobre. Il problema si avrà in chiusura di novembre: il 30 infatti è giovedì e quindi la quarta giornata cadrebbe per forza sabato 2 o domenica 3 dicembre pertanto nell’ultima settimana di novembre non si potranno fare 4 giornate, ma solo 3. Quindi ancora una volta, nonostante il calo dei cacciatori, i capannisti bresciani sono stati penalizzati. Senza che nessuno riesca in modo concreto, non con le solite chiacchiere ed i soliti proclami inutili, a fare nulla. Nessun atto formale, nessuna azione istituzionale da parte dei consiglieri regionali, assessori compresi, eletti anche con i voti dei cacciatori. Nulla di nulla. Sempre da Regione Lombardia è arrivata un altra nota, che di seguito riportiamo in modo integrale, per quel che riguarda il prelievo del Moriglione. “Per ogni prelievo di Moriglione, oltre alla consueta annotazione sul tesserino venatorio, dovrà essere comunicato entro il giorno stesso dell’avvenuto abbattimento alla casella mail comunicazioni_caccia@regione.lombardia.it indicando il numero e il sesso dei soggetti prelevati come richiesto dal Piano di gestione nazionale. Si richiedono altresì, a titolo collaborativo, le seguenti informazioni utili dal punto di vista gestionale: forma di caccia praticata (appostamento fisso o temporaneo con o senza richiami vivi, altro), tipologia di habitat dell’avvenuto prelievo (lago naturale o artificiale, cava, tesa in campagna, fiume, altro) ed eventuali osservazioni che si ritengano opportune. La caccia alla specie verrà bloccata nell’eventuale raggiungimento del limite massimo regionale di prelievo sopra indicato. (si ricorda che il carniere massimo per cacciatore è pari a 2 capi giornalieri e 10 stagionali)”
Convegno di Ornitologia. Dal 5 al 9 settembre, presso le sedi dell’Università dell’Insubria, ha avuto luogo la XXI edizione del CIO, il convegno italiano di ornitologia. Un palinsesto ricco di sessioni, simposi e tavole rotonde, che ha interessato i più disparati aspetti dell’ornitologia: dalle migrazioni, al cambiamento climatico nei diversi ecosistemi, all’ecotossicologia, gli impatti che i fenomeni di antropizzazione e urbanizzazione hanno sull’avifauna. Due intere sessioni sono state dedicate alla conservazione dell’avifauna alpina e degli uccelli tipici degli ambienti agricoli; temi affrontati nell’ottica del confronto e della creazione di sinergie tra mondo accademico e portatori di interesse per la conservazione dell’avifauna. Sono stati organizzati importanti simposi tra cui uno sulla gestione forestale a favore della conservazione dell’avifauna e uno sull’utilizzo e sulle prospettive future dell’utilizzo degli strumenti tecnologici per lo studio dei fenomeni migratori.
Federcaccia è stata presente con l’intero gruppo di ricerca: la Dott.ssa Antonella Labate dell’ufficio faunistico di Federcaccia Lombardia, insieme ai colleghi dell’ufficio Studi e Ricerche nazionale Michele Sorrenti e Daniel Tramontana e con i consulenti e collaboratori Michele Bottazzo, Valter Trocchi, Alessandro Tedeschi, Susan Ellen McKinlay, e Marco Fasoli.
Dall’ATS della MONTAGNA
Data l’attuale situazione epidemiologica riguardante la Peste Suina Africana e considerata l’importanza dell’attività venatoria nella gestione e monitoraggio della stessa, lo scrivente Dipartimento DFTVCS di ATS Montagna organizza in data 7 novembre 2023 dalle ore 20:00 alle 22:00 presso la Sala Mazzoli a Breno un corso di formazione relativo alla biosicurezza nella gestione degli abbattimenti del cinghiale. Tali percorsi formativi sono, per ora, obbligatori esclusivamente per il personale coinvolto negli abbattimenti nelle zone sottoposte a restrizione (Provincia di Pavia), ma risultano buone pratiche da attuare anche nei territori indenni, tra i quali la Valcamonica. L’attività formativa avrà durata di 2 ore, a seguito della stessa sarà rilasciato ai partecipanti un attestato di avvenuta formazione, conforme a quanto previsto dall’Ordinanza del Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana n.5/2023. L’attestato rilasciato permetterà l’iscrizione al registro nazionale bioregolatori (soggetti abilitati al prelievo venatorio, con specifica formazione in materia di biosicurezza per attività di contenimento della specie cinghiale sull’intero territorio nazionale per il periodo di applicazione dei piani di eradicazione della peste suina africana e del Piano straordinario delle catture a livello nazionale e regionale). Per iscrizioni inviare tutti i dati anagrafici, cellulare e mail a st.giacomelli@ats-montagna.it entro il 15 ottobre 2023
Si avvisa che l’ufficio Federcaccia venerdì 29 settembre resterà chiuso