Domenica 12 febbraio e lunedì 13 febbraio fino alle ore 15 si terranno in Lombardia le elezioni regionali. Più volte abbiamo sottolineato l’importanza del voto, non solo per il governo della regione più importante d’Italia ma anche per tanti aspetti burocratici e gestionali che riguardano il mondo venatorio. Come sappiamo gli uffici regionali governano, adeguandosi ai pareri di Ispra, tutti i regolamenti e i calendari, cioè gli atti amministrativi mentre il Consiglio, eletto con il voto dai cittadini, promuove nuove leggi o la modifica di quelle esistenti. Purtroppo i candidati ci informano che durante i loro incontri si sono resi conto che la stragrande maggioranza dei cittadini non è al corrente dell’importante appuntamento elettorale, la gente non sa che ci sono le elezioni tra 10 giorni! Questo è un fatto molto grave per svariati motivi. Innanzitutto perché più è alta la partecipazione al voto maggiore è la garanzia di democrazia, più cittadini esprimono la loro opinione e maggiore è il mandato di coloro che verranno eletti. Ma se guardiamo il problema dell’astensionismo in modo inverso, minoranze organizzate possono incidere maggiormente sul risultato percentuale che uscirà dalle urne. I cacciatori devono recarsi in massa nei seggi elettorali, coinvolgendo famigliari e conoscenti, non solo per espletare un diritto sacrosanto per il quale in passato sono state fatte battaglie infinite, alcune delle quali pure cruente, ma anche perché, come abbiamo scritto in uno degli ultimi Cacciapensieri, nessuno voterà per noi. Nessuno cercherà di migliorare le norme in materia venatoria, di semplificarle, di ottimizzarle se non gli eletti aiutati dal nostro consenso elettorale. Tutelerà la cultura venatoria, il nostro patrimonio di valori e tradizioni il consigliere che ha potuto contare sul nostro appoggio, che ci ha incontrato nelle assemblee, che ha parlato con noi, che ci ha ascoltato. Dobbiamo andare a votare, tutti. Diffidiamo di coloro che ci contattano perché sanno che siamo tanti e ci fanno promesse mirabolanti e puntiamo la nostra attenzione su chi conosce i problemi della caccia, di tutte le forme di caccia però, non solo di alcune e che dimostra di avere rapporti con Federcaccia. Chiediamo al nostro presidente di sezione che sicuramente saprà darci un’indicazione ricevuta dalla sezione provinciale. Un voto costruttivo e motivato ha un valore ancora maggiore, è un voto per il futuro della caccia. Solo la politica infatti ha il potere di invertire la tendenza in certi uffici dove la gestione della materia caccia è a senso unico, cioè quello di voler penalizzare, ridurre ma sempre più spesso distruggere e annientare una passione che non solo interessa migliaia di cittadini cacciatori ma è anche un importante settore dell’economia italiana su cui basano la propria esistenza un numero impressionante di famiglie. Andiamo a votare!
Diminuiscono gli incidenti legati all’attività venatoria Le associazioni venatorie riconosciute a partire da Federcaccia, , e il CNCN – Comitato Nazionale Caccia e Natura, riunite insieme nella Cabina di Regia del mondo venatorio, commentano positivamente i dati divulgati dall’Università degli Studi di Urbino, che confermano il trend di graduale calo del numero di decessi e feriti durante l’attività venatoria negli ultimi anni. Dall’analisi dell’Università di Urbino emerge, infatti, che nel periodo che va dal 1° settembre 2021 al 31 gennaio 2022 gli incidenti sono stati complessivamente 62, un numero inferiore rispetto alla stagione precedente, in cui ne sono stati registrati 74. Si rileva, dunque, un netto decremento negli ultimi 5 anni: si è passati, infatti, da 18 decessi nel 2017 a 11 nel 2022, e da 63 feriti nel 2017 a 53 nel 2022. Tali risultati riguardano esclusivamente casi relativi a pratiche venatorie corrette, ed escludono i casi in cui si verifichino pratiche scorrette legate al mondo della caccia (bracconaggio, atti di violenza intenzionale) che la Cabina di Regia denuncia come atti illeciti, e altre cause difficilmente prevedibili (malori, cadute ecc..). Questa diminuzione è stata possibile grazie ad una importante opera di sensibilizzazione sui temi della sicurezza nella pratica della caccia responsabile che il mondo venatorio ha portato avanti negli ultimi anni con impegno e dedizione.
Nonostante i risultati siano incoraggianti, comunque, il mondo venatorio rimane fermo nel sottolineare l’importanza di proseguire questo percorso per arrivare all’obiettivo più ambizioso di zero incidenti nei prossimi anni.
* La Fidc di Castel Mella comunica che la zona addestramento cani tipo B in loc. Cascina Soarda apre il 12 febbraio, i permessi si ritirano da Preci Pietro 339 4586130
* La Fidc di Nuvolento comunica che è aperta la zona addestramento cani tipo B in loc.Monte Bausso, permessi Bar Vienna via Trento 51 Nuvolento 030.6897441
* La Fidc di Cologne comunica apertura Z.A.C Monte Orfano Cologne dal 5 febbraio, chiusa il martedì e venerdì; per informazioni telefonare al 338 7867527 – Andrea
* La Fidc Paitone comunica che la Zac tipo B Loc.Tesio è aperta giorni di chiusura martedì e venerdì, per i permessi rivolgersi al Bar Tiratardi a Paitone o Osteria da Rabba a Serle,
* La Fidc di Concesio con l’Annu comunicano che sabato 11 febbraio apre la Zona addestramento cani tipo B Monte Colma, chiusa il martedì e venerdì permessi in sede Fidc Concesio in via Mattei 95; Bar 900 e Caccia e Pesca Cortina di Nave;
* Fidc di Manerbio comunica che il 5 febbraio apre la ZAC tipo B ex Base Missili strada per Cigole per i permessi rivolgersi a Giuliano Brunetti 3392277385 dalle ore 8:00 alle 16:00 tramite WhatsApp;