Una buona apertura di stagione venatoria quella di domenica scorsa. Una giornata contraddistinta da un clima accettabile, da carnieri soddisfacenti e soprattutto da una passione ritrovata. I cacciatori presenti nei terreni dell’Atc Unico di Brescia e nelle zone B dei Comprensori erano tantissimi, nessuno è rimasto a casa, quasi che tutti volessero manifestare la gioia di una libertà ritrovata dopo i mesi bui segnati dal virus maledetto. Sicuramente quest’anno l’impatto visivo è stato caratterizzato dall’alta visibilità di cui tutti i cacciatori erano muniti: farsi vedere vuol dire sicurezza e domenica non ci sono stati incidenti. Sarà un caso ma ci piace pensare che anche la nuova norma di Regione Lombardia abbia contribuito ad avere questo risultato. Ricordiamo che per chi fa la caccia in forma vagante è obbligatorio un capo di vestiario ad alta visibilità, che sia un cappello un gilet una fascia al braccio o degli inserti sulla giacca, l’importante è che questi accorgimenti ottengano la loro funzione. Solamente per chi fa la caccia agli ungulati è obbligatorio sia il copricapo che il giubbino mentre questa norma non si applica a coloro che effettuano la caccia da appostamento fisso e temporaneo. Ovviamente per appostamento temporaneo si intende chi caccia con opportuni ripari e richiami. Di seguito riportiamo le dichiarazioni dell’Assessore regionale all’Agricoltura e Caccia Fabio Rolfi “La Regione Lombardia anche quest’anno ha messo in campo una serie di interventi volti a tutelare una attività ambientale fondamentale di presidio dell’ecosistema, oltre che di una passione millenaria che coinvolge 54mila Lombardi. Stiamo riducendo la burocrazia e combattendo contro gli stereotipi e le fake news diffusi da una certa stampa e dagli estremisti animalisti per screditare i cacciatori. Abbiamo ottenuto alcune deroghe da Ispra, come quella su storni e piccioni, abbiamo istituito l’osservatorio faunistico regionale per raccogliere dati scientifici e abbiamo stipulato accordi di sistema per valorizzare la filiera della carne di selvaggina e dare un valore economico alla nostra attività. Anche quest’anno sono previste due giornate integrative per la caccia migratoria d’appostamento a Brescia e Bergamo dal 1° ottobre al 21 novembre. Siamo inoltre in attesa della sentenza del Tar riguardante la cattura dei richiami vivi in base alla quale poi decideremo che azioni intraprendere”. Restiamo in attesa quindi degli ultimi atti amministrativi da Milano per quel che riguarda le giornate integrative per i capanni fissi nei mesi di ottobre e novembre nella speranza che comincino a vedersi i primi migratori nei cieli della nostra regione.