Iniziato con successo il periodo dell’addestramento cani il 20 agosto; dal 3 settembre prende il via la preapertura della stagione venatoria 2020-2021. Con delibera di Giunta del 12 agosto la Regione Lombardia ha infatti disposto di prevedere anche quest’anno alcune giornate di apertura anticipata ad alcune specie oggettivamente invasive. Dal 3 settembre, fino al 17, nelle esclusive giornate dei 3, 6, 10, 13 e 17 settembre i cacciatori bresciani potranno prelevare, esclusivamente da appostamento fisso e temporaneo e da un’ora prima dell’alba fino alle ore 13 le sole specie Cornacchia grigia, Cornacchia nera Gazza e Ghiandaia. E’ evidente, poiché la legge lo prevede espressamente, che se si anticipa il prelievo di una specie si deve anche anticiparne la chiusura, che quest’anno è anticipata al 15 gennaio 2021 compreso. Questa forma di caccia raccoglie ogni anno sempre più il favore dei cacciatori che spesso riescono ad ottenere carnieri importanti. Addirittura le zone migliori di pastura sono oggetto di posta notturna per non perdere il diritto a mettere in loco il proprio capanno e questo la dice lunga sulla gratificazione che ne hanno i cacciatori. Ne sanno bene i titolari dei negozi specializzati che ogni anno aumentano il numero di stampi e giostre vendute. Non da meno l’importanza del prelievo di cornacchie e gazze per la gestione del territorio e del patrimonio faunistico. E’ noto infatti che questi animali siano dei predatori terribili e facciano strage nei nidi di ogni tipo di uccello oltre che ovviamente dei capi di stanziale appena nati. A questo proposito vi segnaliamo un interessante articolo sul sito di Federcaccia Nazionale (www.federcaccia.org) in cui si affronta proprio questo argomento riportando i dati di uno studio scientifico pubblicato sulla rivista internazionale “Journal of Applied Ecology” È stato verificato se le specie di uccelli nidificanti a terra, considerate più vulnerabili alla predazione , erano in declino maggiore rispetto a specie con altre strategie di nidificazione. È stato scoperto che in tutta Europa il 74% delle specie di uccelli nidificanti a terra è in declino, rispetto al 41% delle altre specie. Lo studio conclude che l’attuale normativa comunitaria è chiaramente insufficiente per contrastare il calo diffuso degli uccelli che nidificano a terra. Ignorare il ruolo dei predatori generalisti in questo fenomeno negli ambienti rurali moderni può portare a ulteriori cali e perdite di popolazioni e specie di uccelli in tutta Europa. Vi è quindi urgente bisogno di esperimenti su larga scala per testare la causalità nell’impatto dei predatori generalisti su specie di uccelli che nidificano a terra nei diversi paesaggi. Raccomandiamo comunque a tutti la lettura di questo interessante articolo!
* Conto corrente intestato a Federcaccia Sez. Pro.Brescia IBAN: IT 23 Y 01005 11200 000000034051 con causale: “donazione respiratori Spedali Civili”.