STORIARazza originaria dell’Ariège, derivato da un incrocio fra un segugio locale e un “chien d’ordre” (cani che cacciano in muta) che avrebbe potuto essere il Blu di Guascogna o il Gascon Saintongeois. Ha conservato fisicamente i caratteri tipici dei “Chiens d’ordre” ma con meno stile, taglia inferiore e più leggerezza.
ASPETTO GENERALENella classificazione morfologica è considerato un braccoide. E’ un cane di media taglia, mesomorfo dolicocefalo. Razza leggera, fine, distinta. Somiglia molto al “Cane di grande Veneria”, ma è più leggero e più piccolo di statura. E’ un cane dall’aspetto asciutto, ma di giuste proporzioni e di buona costruzione generale.
COMPORTAMENTO – CARATTERE
Classificato da ENCI nel Gruppo 6 segugi, Cani per pista di sangue e Razze affini
Sezione 1.2 Segugi di media taglia
Questa razza viene utilizzata per la caccia con lo sparo e segugio. La sua taglia e la sua leggerezza ne fanno un ausiliare prezioso, sia da solo che in muta, capace di muoversi facilmente su terreni difficili.
La sua caccia preferita è quella alla lepre; viene anche utilizzato per l’inseguimento del capriolo e del cinghiale.
Considerate le sue origini, è un cane diligente ma anche un buon stanatore, dando prova di molta iniziativa e intraprendenza. Ha buona voce ed è veloce nell’inseguimento. Allegro e socievole, facile da addestrare.Il suo carattere ed il suo temperamento sono veramente eccellenti, cane molto intelligente e ubbidiente. Estremamente leale e fedele alla persona che lo accudisce. Non si separerebbe mai dal suo padrone, cerca sempre di seguirlo e di svolgere subito i suoi comandi. Ama moltissimo andare a caccia e esplorare nuove zone boschive. Adatto a tutti i tipi di terreno e di clima. E’ una razza abbastanza rustica e resistente. Si adatta a tutte le zone senza nessuna difficoltà.
STANDARDTaglia: Altezza:
– maschi da 55 a 60 cm
– femmine da 53 a 58 cm
Colori ammessi: bianco a macchie di un nero puro, dai contorni ben delineati; talvolta moschettato. Presenza di focature piuttosto pallide alle guance e sopra gli occhi che prendono il nome di “quattrocchi”.
Pelle: fine e soffice, non incollata al corpo.
Pelo: fine e molto chiuso.
Testa e muso: asciutta, allungata e leggera allo stesso tempo, priva di rughe e di giogaia. Muso abbastanza stretto. Cranio più stretto che largo, osso occipitale pronunciato e prominente. Canna nasale dritta o leggermente montonina. Le labbra ricoprono appena la mascella inferiore. Stop appena pronunciato.
Tartufo: torace profondo, giungente vicino al gomito, leggermente racchiuso. Coste lunghe e moderatamente cerchiate; il rene è dritto di media lunghezza e ben saldato. Ventre leggermente rientrante, piuttosto piatto.
Denti: regolarmente allineati e completi nel numero e nello sviluppo.
Collo: leggero, abbastanza magro, lungo, senza giogaia.
Orecchie: fini, morbidi, rigirati, devono raggiungere l’inizio del tartufo senza superarne l’estremità. L’orecchio è stretto all’attaccatura che è proprio sotto la linea dell’occhio.
Occhi: scuri, ben aperti e non lasciano intravedere la congiuntiva.
Tronco: torace profondo, giungente vicino al gomito, meglio se al gomito, piuttosto leggermente racchiuso che largo o aperto. Coste lunghe e moderatamente cerchiate. Rene dritto e di media lunghezza e ben saldato. Ventre leggermente rientrante, piuttosto piatto.
Arti: ben in appiombo con avambraccio largo gli anteriori. Cosce un po’ piatte. Garretti né troppo dritti, né troppo piegati. Andatura media, ma soffice e facile. Piedi da lepre.
Spalla: mediamente obliqua, muscolosa senza essere pesante.
Muscolatura: molto asciutta ma dura.
Coda: bene inserita, a forma di sciabola e portata gaiamente.
Difetti più ricorrenti: enognatismo, criptorchidismo, monorchidismo, misure fuori standard, dorso molle, coda troppo lunga o portata male, coda torta, depigmentazione del tartufo, movimento scorretto, mancanza di premolari, mascella deviata, appiombi non dritti, testa troppo rotonda, presenza di rughe, presenza di giogaia.
Foto: York, di Luca Penna