Con la progressiva ripresa delle attività, sempre più sezioni hanno riaperto le proprie zone addestramento cani, sia alla penna che segugi. Anche in questo caso, come già in occasione della riapertura della caccia di selezione e delle operazioni di selecontrollo, nell’assenza quasi generale di indicazioni da parte delle Istituzioni in merito ai comportamenti da seguire per conciliare la pratica cinofila con il rispetto delle diverse norme emanate in tema di contenimento della diffusione del Covid-19, l’ Ufficio studi e ricerche faunistiche di Federcaccia Nazionale si è attivato per mettere a disposizione di quanti ne avessero necessità, un insieme di buone pratiche, raccolte in forma di protocollo cui attenersi. Di nuovo un piccolo contributo alla sicurezza dei cacciatori e dei cittadini. Presso la sede di Federcaccia Brescia i presidenti potranno richiedere due files ottimizzati per essere stampati anche su una stampante non professionale o recandosi presso una copisteria, in due versioni: uno a dimensione A4 fronte-retro per ottenere una brochure da distribuire sia in sezione che sui campi di allenamento, e l’altro in A3 da stampare ed esporre in modo permanente nelle strutture sul campo. Allo stesso modo Federcaccia Lombardia ha provveduto a stilare un vademecum molto preciso sulle modalità con cui provare ad organizzare una prova cinofila. Un presidente Federcaccia è il rappresentante legale della sezione che organizza una gara cinofila e quindi è responsabile dei regolamenti previsti dalla legge. Federcaccia Lombardia ha come primo obbiettivo proteggere ed informare i presidenti delle sezioni comunali, vera forza dell’associazione ed ha quindi voluto preparare queste note. Anche in questo caso invitiamo tutti i presidenti, qualora volessero organizzare una manifestazione, a richiedere presso i nostri uffici della sezione comunale, la documentazione di cui sopra.
*Le prove cinofile che tutti gli anni le sezioni comunali organizzano sul territorio sono da un lato l’espressione più vera della passione per la cinofilia dei nostri associati ma soprattutto un importante momento per ripopolare il territorio di selvatici, soprattutto quaglie e starne, che poi i cacciatori troveranno all’inizio della stagione venatoria. Quest’anno purtroppo, per le note vicende sanitarie, ad oggi non si è tenuta nessuna prova e quindi è venuto a mancare un importante e diffuso ripopolamento. A questa situazione ha voluto porre rimedio l’Atc Unico di Brescia che ha richiesto ed avuto dall’Utr di Brescia l’autorizzazione a rilasciare 4500 strane. Ringraziamo quindi il presidente dell’Atc Alessandro Sala, i nostri rappresentanti Oscar Lombardi e Gianpietro Recenti oltre a tutto il Comitato di Gestione per aver colto con grande sensibilità questo problema. Come sempre, stare sul territorio, ascoltare e farsi carico di risolvere i problemi e non sottolinearli in modo sterile, è il modo migliore per ottenere importanti risultati.