Abbiamo appreso con favore la notizia che la Regione Lombardia ha inviato anche quest’anno la richiesta ad Ispra per ottenere la deroga per la riapertura dei roccoli e per l’abbattimento controllato di piccioni storni e fringuelli. Quello dell’assessore Fabio Rolfi, firmatario di questa richiesta non è solo un atto dovuto alle tante richieste provenienti dal territorio ma è anche l’azione di un’amministrazione che vuole gestire in autonomia tradizioni venatorie ed emergenze del mondo agricolo. Alcune solite sigle animaliste gridano allo scandalo; noi invece guardiamo con soddisfazione ad una politica che cerca di mantenere un mondo che caratterizza il territorio lombardo, quello della caccia. Perché se legittimamente qualcuno può criticare, ma dovrebbe farlo raccontando la verità, è altrettanto vero che un amministratore agisce nel territorio che gli compete e nella società a cui fa riferimento. Nelle terre martoriate di Brescia e Bergamo dal virus maledetto non è venuta meno la passione e la cultura della caccia, anzi molti di noi anelano che arrivi di nuovo l’inizio della stagione venatoria, anche per dimenticare questo brutto periodo. La Regione, nelle parole dell’Assessore Rolfi, non ha riproposto la richiesta nei termini dello scorso anno, ma sono state portati nuovi riscontri scientifici, nuove ricognizioni statistiche sui danni, nuovi calcoli sui risultati dell’allevamento amatoriale. In sintesi è stato fatto un nuovo ed importante lavoro di approfondimento dei dati per motivare le richieste ad Ispra. Non nutriamo invece grandi speranze su quelle che saranno le risposte, probabilmente uguali a quelle dello scorso anno. I detrattori dell’azione della Regione prevedono catastrofiche infrazioni da parte della Commissione Europea; ma in un periodo in cui sentiamo sempre più lontana l’istituzione comunitaria, forse queste infrazioni fanno meno paura ed invitano anche ad un atto di sfida.
*La Regione ha autorizzato la riapertura delle zone addestramento cani. Attenzione però alla tentazione di addestrare in terreno libero, oltre alle sanzioni specifiche per l’addestramento al di fuori da zone consentite ed in periodo di divieto potrebbero essere aggiunte le sanzioni previste dal Dpcm in materia Covid da 400 a 3.000 euro perchè fuori dall’abitazione senza un motivo di necessità.
*Riconsegna tesserini venatori dal 18 al 31 maggio: per la riconsegna massiva dei tesserini venatori questi dovranno essere riconsegnati agli uffici Regionali di Brescia in busta chiusa o pacco/scatola sigillata accompagnati dall’elenco dei nominativi dei cacciatori per i quali si è provveduto alla riconsegna;
* Si informa che l’ufficio Provinciale Fidc di Brescia è chiuso al pubblico fino a nuove disposizioni. Per qualsiasi necessità chiamate il numero 030.2411472 o inviateci una mail all’indirizzo di posta elettronica fidc.brescia@fidc.it;
* Conto corrente intestato a Federcaccia Sez. Pro. Brescia IBAN: IT 23 Y 01005 11200 000000034051 con causale: “donazione respiratori Spedali Civili”.