STORIA
Razza italiana dalle origini antiche. Selezionata nei decenni per la caccia agli uccelli, prima con le reti ed in seguito con le armi da fuoco. Affreschi del XIV secolo testimoniano la continuità nel tempo del bracco italiano, sia nella morfologia che nell’attitudine venatoria come cane da ferma. L’andatura in caccia è il trotto, caratteristica condivisa unicamente con lo spinone, tutte le altre razze cacciano al galoppo. Si distingue per la bravura nel riporto.
ASPETTO GENERALE
Aspetto vigoroso e costruzione armonica. Preferibilmente con arti asciutti, linee definite e testa scolpita con evidente cesello sub-orbitale; queste peculiarità delineano la razza.
COMPORTAMENTO – CARATTERE
Classificato da ENCI nel Gruppo 7 – CANI DA FERMA
SEZIONE 1A – CANI DA FERMA CONTINENTALI
TIPO – TIPO BRACCO
VARIETA’ – A – BIANCO ARANCIO
B – ROANO MARRONE
Il Bracco Italiano caccia in maniera più lenta rispetto ad alcune razze inglesi da ferma, ma in compenso può essere utilizzato in ogni tipo di terreno e zona. E’ una razza molto intelligente ed affettuosa e con un’incredibile capacità di apprendimento. E’ una razza dalle doti uniche nell’aspetto che nel comportamento; resistente ed adatto a qualsiasi genere di caccia, serio, intelligente, docile e facile da addestrare.
STANDARD
Taglia: Altezza:
– maschi da 58 cm a 67 cm
– femmine da 55 cm a 62 cm
Peso: tra i 25 kg ed i 40 kg, in proporzione all’altezza
Colori ammessi: Bianco. Bianco con macchie più o meno grandi e di colore arancio o ambra più o meno carico. Bianco con macchie più o meno grandi di colore marrone. Bianco punteggiato di arancio pallido, o marrone: questa colorazione del mantello deve avere un riflesso metallico; apprezzato anche il marrone di tonalità calda che richiama il color tonaca di frate. Preferita la maschera facciale simmetrica, tollerata l’assenza di maschera.
Pelle: Consistente e al contempo elastica, più fine sulla testa, sulla gola, vicino le ascelle, ed nelle parti inferiori del tronco. Le mucose esterne devono essere di color carnicino o marrone in relazione al colore del manto, non tollerate le macchie nere. Le mucose interne della bocca sono rosee; nei manti roano o bianco – marrone possono essere leggermente maculate di bruno o marrone pallido.
Pelo: Corto, fitto, più fine e raso sulla testa, sulle orecchie, sulla parte anteriore degli arti, e sui piedi.
Testa e muso: La testa appare stretta nelle arcate zigomatiche e misura i 4/10 dell’altezza al garrese. Gli assi cranio facciali sono divergenti. Il muso misura la metà della lunghezza totale della testa e la sua altezza è pari ai 4/5 della sua lunghezza. Le sue facce laterali, viste di fronte, sono lievemente convergenti. La caratteristica principale della testa è quella di avere gli assi cranio-facciali divergenti mentre il cesello è importante perchè sinonimo di distinzione. Stop non pronunciato.
Tartufo: Voluminoso, con narici grandi e aperte, leggermente prominente sulla linea anteriore delle labbra, con le quali forma un angolo. Il colore è più o meno roseo o carnicino o marrone, in relazione ai colori del mantello.
Denti: Completi nello sviluppo e nel numero con chiusura a forbice. Le arcate dentarie devono combaciare.
Collo: Forte, tronco-conico, di lunghezza non inferiore ai 2/3 della lunghezza della testa; marcato il distacco dalla nuca; gola con giogaia dallo sviluppo contenuto, flessibile e suddivisa.
Orecchie: Ben sviluppate, raggiungono in lunghezza, senza stiramento, il margine anteriore del tartufo. La loro larghezza è almeno metà della loro lunghezza; poco erettili; strette alla base, con attacco piuttosto arretrato e inserito sulla linea zigomatica; la voluta anteriore interna dell’orecchio, ben marcata ed aderente col bordo alla guancia è apprezzato; I’estremità inferiore termina con la punta leggermente arrotondata.
Occhi: In posizione semilaterale, non sono infossati né sporgenti; sono piuttosto aperti con rime palpebrali ovaleggianti e aderenti al bulbo (assenza di entropion e/o di ectropion). ll colore dell’iride è ocra più o meno scuro o marrone a seconda della colorazione del manto.
Tronco: Di lunghezza è pari all’altezza al garrese e in alcuni casi leggermente superiore. Il garrese è rilevato ed il torace è ampio e profondo.
Arti: Con appiombi corretti e tendini forti e staccati; metacarpi proporzionati, di discreta lunghezza e inclinatura, asciutti.
Andatura: Trotto ampio e veloce con importante spinta del posteriore e portamento della testa alto col tartufo che in caccia è normalmente al di sopra della linea dorsale.
Spalla: Forte e fornita di una buona muscolatura. Deve presentarsi lunga e sufficientemente inclinata.
Muscolatura: Ben sviluppata ed evidente.
Coda: Robusta alla base, dritta, con lieve tendenza a rastremarsi, con pelo corto. Quando il cane è in movimento, e soprattutto durante la cerca, è portata orizzontalmente o quasi. La coda naturale non deve oltrepassare in lunghezza il garretto. Se accorciata per cause legate alla caccia, in accordo con la salute ed il benessere animale, deve avere una lunghezza di 15-25 cm dalla sua radice.
Difetti più ricorrenti: Misure fuori dagli standard, prognatismo, mancanze di denti, assi cranio-facciali convergenti, enognatismo, depigmentazione totale, mantello di colore diverso da quelli ammessi, monorchidismo, criptorchidismo.
Foto: Ares e Benito , di Lorenzo Bertacchi