La legge in qualche caso non è uguale per tutti e va interpretata. Ci permettiamo questa considerazione poiché in questi giorni agenti di vigilanza volontaria della Lac stanno elevando verbali di accertamento di infrazione amministrativa a cacciatori che non hanno annotato sul tesserino venatorio regionale l’abbattimento del capo di fauna migratoria prima di averlo raccolto. Nello specifico caso, nonostante il capo abbattuto sia stato rinvenuto dagli stessi volontari animalisti nei pressi dell’appostamento ed è stata comunque elevata la sanzione. Ovviamente si parla di fauna di cui è consentito il prelievo, nello specifico una allodola. Tutto questo nonostante la legge della Regione Lombardia nr. 26/93 reciti testualmente all’articolo 22 comma 7 :” I capi di selvaggina migratoria vanno annotati sul tesserino venatorio, in modo indelebile, sul posto di caccia, dopo gli abbattimenti e l’avvenuto recupero”. Non bisogna essere l’avvocato Azzeccagarbugli di manzoniana memoria per interpretare questo articolo di legge: se non ci si riesce si fa a meno di fare l’agente di vigilanza venatoria volontaria animalista. O meglio le autorità competenti dovrebbero revocare e non più rilasciare il decreto di autorizzazione se un agente compie errori di tale entità e gravità. Perché alla fine ci si dimentica sempre che questo tipo di controlli che in questo caso diventano poi veri e propri abusi per qualche cacciatore possono essere traumatici ed offensivi. E chi paga in questo caso? Analizzando poi le copie dei verbali elevati, portate dal cacciatore nostro associato in sede provinciale, balzano all’occhio, anche al più umile dei presidenti provinciali, due aspetti curiosi. Innanzitutto è stato rilasciato un documento dal titolo “ Verbale di sequestro e custodia” ; da quando in qua un agente di vigilanza volontaria può procedere ad un sequestro? E’ forse cambiato il Codice Penale senza che ce ne siamo accorti in Federcaccia Brescia? In secondo luogo in base a quale articolo di legge è stata sequestrata l’allodola rinvenuta morta? E per quale motivo è stata consegnata ad un Centro per il Recupero della Fauna Selvatica dell’Emilia Romagna? In Federcaccia Brescia siamo talmente curiosi che questa volta vogliamo andarci in fondo, vogliamo capire e nel caso chiedere venia se abbiamo sbagliato e pensato male degli agenti di vigilanza volontaria di quell’associazione animalista che vuole “abolire” la figura del cacciatore. Ma se a pensar male ci avremo visto giusto, se ad essere curiosi ci saranno confermati gli estremi per procedere in sede legale allora procederemo. E procederemo con l’obbiettivo non solo di chiarire la norma ma anche di avere la giusta pena per coloro che hanno sbagliato. Abbiamo inoltre inviato a Regione Lombardia una richiesta di chiarimento della norma che ovviamente ci sarà recapitata per iscritto in modo da poterla diffondere a tutti i nostri associati che nel caso potranno esibirla a qualche altro agente di vigilanza venatoria animalista distratto.