La formazione venatoria è un elemento chiave per creare consapevolezza del ruolo che il cacciatore ricopre nella gestione della risorsa fauna e del territorio in cui questa vive e viene prelevata. Questa consapevolezza passa attraverso una formazione teorica e tecnica che è la base fondamentale per poter trasferire poi le nozioni apprese nella pratica venatoria. Proprio per questi motivi la Sezione Provinciale di Brescia negli ultimi anni ha investito numerose risorse creando percorsi formativi per i propri associati finalizzati non solo ad ottenere certificazioni e autorizzazioni ufficiali, ma ad alimentare la cultura venatoria e di conseguenza la consapevolezza in ogni partecipante. Ultima iniziativa organizzata dalla nostra associazione è stata l’Accademy rivolta ai neo cacciatori di ungulati, un momento durante il quale i selettori potessero prendere confidenza pratica con questa caccia. Non si è trattato quindi di un corso di “perfezionamento”, ma di un corso pratico di base volto a mettere in pratica i concetti studiati durante le lezioni per ottenere l’abilitazione al prelievo degli ungulati. I nostri 15 partecipanti sono partiti a fine Ottobre alla volta di Kaposvar (Ungheria), dove Walter Ress li ha accolti nell’ hotel situato nelle immediate vicinanze della riserve di caccia e del poligono dove sono state eseguite le prove di taratura delle armi. Le lezioni pratiche tenute dal Dr. Corradini Cristian, Presidente dell’Urca di Reggio Emilia e da Samuele Carenzi (SC Servizi Caccia), e da Christian Carli della Swarovski Optik Italia hanno puntato a perfezionare quei meccanismi non ancora radicati nei neo selettori, ma fondamentali per rendere indimenticabile una giornata di caccia. Sono stati ripassati i concetti di base come il riconoscimento di sesso e classe di età, l’accostamento degli animali, le posizioni di tiro, gli effetti del colpo, la balistica terminale, il trattamento delle spoglie dell’animale e la pulizia della carabine. Molto apprezzato è stato l’intervento del Dr. Fülöp Tamás, ventisettenne direttore di una delle riserve in cui si sono svolte le uscite di caccia, durante il quale è stato possibile comprendere come viene praticata la gestione venatoria in Ungheria. Alle lezioni si sono intervallate quattro uscite di caccia durante le quali è stato possibile per tutti i partecipanti provare ad accostare e insidiare i capi assegnati.
*E’ stato reso noto questa mattina, 31 ottobre, il nuovo dispositivo del Ministero della Salute che modifica quanto vigente fino ad oggi in materia di impiego di richiami vivi per la caccia agli acquatici. I richiami vivi agli acquatici non possono essere utilizzati nelle regioni segnalate nell’allegato IV, si tratta di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Friuli, Lazio e Umbria.
Federcaccia trova difficile condividere le linee che hanno portato a questa ulteriore limitazione e si adopererà sin dai prossimi giorni per un chiarimento e auspicabilmente una modifica della Disposizione che senza ledere il superiore interesse della salute pubblica e delle attività economiche coinvolte, ne renda meno gravose possibili le conseguenze per i cacciatori.
Sul nostro sito www.federcacciabrescia.it trovate il dispositivo del Ministero della Salute