Appuntamento importante della annuale Assemblea provinciale dei Presidenti delle Sezioni comunali Federcaccia, domenica 6 aprile alle ore 9.30, in seconda convocazione, che si terrà presso il ristorante Il Forchettone a San Zeno Naviglio. Aspettiamo tutti i responsabili delle nostre sezioni o loro delegati.
La prossima settimana dovrebbe portare qualche novità, speriamo positiva, dalle aule dei Tribunali.
Quella che aspettiamo con una qualche preoccupazione è la decisione del TAR Lombardia rispetto alla questione dei valichi.
Ricordiamo infatti che con sentenza 482 del febbraio 2024 il TAR della Lombardia, sezione IV di Milano, ha nominato un Commissario ad acta, nella persona del Direttore Generale di ISPRA, allo scopo di individuare i valichi montani interessati da rotte di migrazione dell’avifauna al fine di sottoporli a tutela ai sensi della legge 157/92 che recita “la caccia è vietata su tutti i valichi montani interessati dalle rotte di migrazione dell’avifauna, per la distanza di mille metri dagli stessi”.
Il Dirigente del servizio di ISPRA dottor Genovesi ha redatto una relazione che ha consegnato al TAR il 18 ottobre 2024, allegando alla relazione anche un dettagliato documento tecnico, supplementare e non richiesto, che ha rimesso di fatto in discussione tutta la questione.
Nella relazione principale ISPRA indicava in 19 su 42 di quelli individuati da Università Insubria assieme a Ersaf, come valichi da ammettere a tutela nell’immediato, e della necessità di una ulteriore indagine, con una metodologia di monitoraggio per almeno un triennio, sui restanti.
ISPRA poi nel documento allegato pare ribadire che ulteriori studi condotti con un metodo che definisce valico ogni cella quadrata di 5 chilometri di lato, quindi di 25 chilometri quadrati, ove vi sia la presenza di appostamenti fissi o vecchi impianti di cattura, o vi sia a disposizione qualche dato di inanellamento o della letteratura in merito, farebbero automaticamente definire questi luoghi come valichi, individuandone quindi ben 481, praticamente tutti nella la metà Lombardia collinare o montana.
In data 12 febbraio 2025, anche a seguito dell’esposto della LAC, il TAR Lombardia ha pronunciato l’ordinanza 493/2025 richiedendo al Commissario di ISPRA un ulteriore chiarimento rispetto alla riduzione dei valichi da sottoporre a tutela, ed a necessità di chiarimenti rispetto al documento dettagliato allegato.
Ora crediamo non si possa passare la nostra vita ad obiettare alle decisioni ISPRA, ma trovarci dal sentire affermare nel documento di ottobre 2024 che dei 42 valichi interessati in effetti la tutela andrebbe fatta su 19 e poi però vederci aggiungere un allegato dove si evince che si potrebbe parlare di ben ulteriori 481 valichi, francamente ci lascia molto perplessi.
Ricordiamo a noi e a tutti che nei 314 ettari di territorio afferenti ad un singolo valico ogni forma di caccia è vietata, non solo quella afferente alla tutela della avifauna migratoria.
Confidiamo nei Giudici del TAR Lombardia, nel loro buon senso e nella capacità di scindere tra valico e rotta di migrazione, che può essere diversamente tutelata da Regione Lombardia ai sensi della stessa legge 157/92 con specifiche azioni di salvaguardia ambientale complessiva, sia in parte venatoria che nell’uso del territorio anche ai fini agricoli.
Nei prossimi giorni si attende anche la decisione, sempre del TAR Lombardia, rispetto all’applicazione della eventuale sospensiva della delibera regionale n° XII/3831 del 27 gennaio 2025 che definisce le modalità della sostituzione degli anellini dei richiami vivi che non soddisfano pienamente le esigenze normative per il materiale usato.
Sospensiva chiesta in prima istanza nel ricorso presentato dalla “Stop animal crimes Italia Aps” per l’annullamento della delibera stessa.
Poi naturalmente nel merito ci sarà lo spazio per valutare le contestazioni alla liceità della delibera stessa, sulla quale noi non esprimiamo ovviamente alcun dubbio.
Quel che è certo è che qualsiasi atto che coinvolge la caccia ed i cacciatori, in Italia, non ha vita facile, sempre in virtù della incapacità animalista a pensare le norme adottate dalla pubblica amministrazione come volte a facilitare le liceità degli atti, e la volontà complessiva di ridurre le eventuali illegalità.
Si vuole sempre pensare e vedere oltre l’atto, oltre lo scritto, oltre il legalizzato, quasi in una logica di possibili sotterfugio o voluta furbizia.
Spiace che questo approccio riguardi anche questa “nuova” associazione animalista, perché significa che già alla prima apparizione si evidenzia il comune “peccato originale” sulla presunta malafede degli atti legittimamente posti in essere da corrette amministrazioni, tenute per legge a normare le attività dei loro cittadini.
Sempre di più si evince che la via della ricerca di scorciatoie legali e di decisioni dei Tribunali rischiano di mettere in seria difficoltà l’esercizio della nostra passione, aldilà delle leggi che la consentono nei modi e nei tempi prefissati.
* La Fidc di Gussago organizza una gara provinciale Federcaccia del Trofeo Sant’ Uberto a squadre domenica 6 aprile presso la ZAC Barco di Gussago; le iscrizioni devono pervenire entro venerdì 4 aprile alle ore 15.00 ed i sorteggi saranno effettuati sabato 5 aprile alle ore 14.00 presso il quagliodromo di Erbusco.
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