Continuano le richieste di chiarimento in ordine alla possibilità di prelievo della specie beccaccia. Proviamo a fare ordine: valgono le disposizioni contenute nel calendario venatorio regionale approvato in prima istanza.
Quindi la caccia alla beccaccia si svolge da mezz’ora dopo l’orario stabilito per il periodo e riportato sul tesserino venatorio. Le zone possibili di esercizio venatorio, esclusivamente in ATC naturalmente, sono le stesse degli uccelli acquatici e cioè:
- nelle paludi, negli stagni e negli specchi d’acqua artificiali predisposti per almeno tutta l’annata e relative rive, nelle stoppie bagnate o allagate;
- nei seguenti laghi e corsi d’acqua e relativa fascia di 50 metri dal rispettivo battente dell’onda:
Laghi di Garda e Iseo;
Fiume Oglio: dalle paratoie di Sarnico al confine con Cremona nel comune di Ostiano;
Fiume Mella: dalla linea ferroviaria Milano/Venezia fino alla sua confluenza col fiume Oglio;
Fiume Chiese: dal ponte di Gavardo fino al confine con la provincia di Mantova;
Fiume Strone: da Scarpizzolo in Comune di San Paolo, alla sua confluenza col fiume Oglio a Pontevico;
Fiume Gambara: dalla cascina Cuchetta in Comune di Leno, fino al confine con la provincia di Cremona sotto Fiesse.
In tutto questo territorio la caccia alla beccaccia è consentita sino al 20 gennaio ESCLUSIVAMENTE nei giorni di SABATO e DOMENICA.
Tradotto per tutti gli interessati alla caccia alla beccaccia significa i prossimi due week end l’11 e 12 ed il 18 e 19 gennaio.
Fatto salvo naturalmente eventuali gelate particolari di cui si possono avere notizie sul meteo beccaccia; quello pubblicato sino al 13 gennaio non prevede limitazioni.
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Le modifiche alla legge Nazionale 157/92 di cui abbiamo dati sintesi nel precedente notiziario, sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2024 all’interno del testo di Bilancio di previsione per l’anno 2025.
Le modifiche riguardano l’art. 18 della 157 che ora al comma 1 afferma che l’esercizio venatorio è legittimato ed autorizzato dalla legge per ciascuna intera annata venatoria.
Che oltre all’ISPRA va sentito anche il Comitato tecnico faunistico-venatorio nazionale.
Che l’eventuale impugnazione dei calendari deve avvenire entro 30 giorni dalla loro pubblicazione, e che le associazioni venatorie sono parti necessarie del giudizio.
E che, se i vari TAR dovessero accogliere le richieste cautelari di sospensione, fino alla pubblicazione della sentenza che definisce il merito, l’attività venatoria nel frattempo è consentita secondo i termini dell’ultimo calendario venatorio regionale legittimamente applicato.
Non è poco; vi è da rimarcare la volontà del legislatore a far sì che procedimenti corretti posti in essere dalle Regioni in modo professionale e rispettoso delle norme, non possano essere sempre messi in discussione con ricorsi tipo fatti in fotocopia appena prima della apertura della caccia nella speranza di una qualche sospensione cautelare, in attesa di giudizi a volte lunghi nel tempo.
Non sappiamo se tutto questo potrà riconciliare i cacciatori con l’attività venatoria; di sicuro una delle questioni di maggiore disaffezione è stata quella di non avere certezze dei tempi e delle specie, aldilà del rispetto letterale delle leggi nazionale e regionale.
L’idea che, a calendario approvato e passati i tempi della impugnazione, o reso il giudizio, si possa sapere che quelle norme varranno per l’intero anno di certo sarà molto importante.
Dicevamo e riaffermiamo che tutto questo non ci esime dal continuare come Federcaccia ad investire bene i soldi dei nostri associati nella ricerca e nella produzione di studi scientifici, che poi valgono anche a sostegno delle ragioni tecniche per gli uffici regionali e dell’intero mondo della caccia.
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Si ricorda ai nostri Presidenti di sollecitare i rinnovi delle licenze di caccia nei primi mesi dell’anno. Questo perché troppe volte poi si rischia di non avere i documenti a posto per l’inizio delle attività venatorie
Abbiamo chiesto al Signor Questore, che ringraziamo per l’impegno straordinario degli uffici nella doppia scadenza dello scorso anno, che si faccia interprete presso il Comando dei Carabinieri affinché venga consentito il rinnovo del libretto anche molto anteriormente alla scadenza annuale in modo da ipotizzare di portare al rinnovo entro i primi sei mesi dell’anno la gran parte degli utenti, lasciando all’ultimo soltanto le licenze nuove o quelle che la Questura riterrà problematiche.
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Sono aperte le iscrizioni per i corsi di specializzazione per l’anno 2025:
- abilitazione al censimento e prelievo selettivo degli ungulati;
- cacciatore specializzato nel prelievo venatorio del cinghiale;
- trattamento delle carni di selvaggina per la qualifica di cacciatore formato;
- operatore abilitato ai rilevamenti biometrici;
- accompagnatore al prelievo selettivo degli ungulati;
- operatore abilitato al controllo degli ungulati.
Per info e preiscrizioni inviare una mal a fidc.brescia@fidc.it