In un momento di forti criticità per la caccia alla migratoria, come dimostrano i continui attacchi ai calendari venatori, tra i quali quello della stessa Lombardia, la settoriale UCIM dei migratoristi di Federcaccia, il 12 novembre ha rinnovato le proprie cariche nazionali.
La sede UCIM è quella di Federcaccia in via Garigliano, proprio a dimostrare la stretta appartenenza della settoriale alla nostra Federazione. Al termine della giornata di lavori è stato eletto il nuovo Consiglio, in rappresentanza delle varie realtà del nostro paese, composto da: Giovanni De Luca (Puglia), Aldo Di Brita (Campania), Emiliano Galvanetto (Veneto), Nazzareno Galassi (Marche), Vincenzo Iuzzolini (Calabria) e Oscar Lombardi (Lombardia).
Alla Presidenza è stato confermato Carlo Romanelli (Toscana). Vicepresidenti Aldo Di Brita e Nazzareno Galassi, confermato anche il segretario Emiliano Galvanetto.
Fra le priorità del nuovo Consiglio vi è il rinnovamento programmatico della settoriale, per stare al passo con i tempi e meglio operare nella difesa della caccia alla migratoria.
Per questo obbiettivo è fondamentale favorire la conoscenza stessa di questa struttura federale, con interventi che passano dalla valorizzazione dei nuovi strumenti di comunicazione agli incontri con le realtà territoriali dei cacciatori.
Nel quadro della ricerca è decisiva la raccolta dati per alcune specie come la tortora, per la quale UCIM si è fortemente impegnata, con il contributo di propri rappresentanti ricercatori.
Tra i delegati UCIM delle varie regioni, infatti, la settoriale può contare su ricercatori di livello nazionale come gli amici Mario Pucci e Daniel Tramontana.
È intenzione del nuovo consiglio proporre variazioni al proprio statuto che favoriscano un più stretto rapporto con i cacciatori. Significativa la partecipazione fra i delegati di Mario Azara della Sardegna e Daniele Morresi delle Marche, dove l’ufficio studi e ricerche di Federcaccia ha attivato importantissime indagini sui turdidi e di Gherardo Ambrosini della Liguria, dove la settoriale è impegnata in un continuo confronto con le istituzioni regionali finalizzato al ripristino delle cacce in deroga.
Da segnalare anche la partecipazione di Michele Brustia del Piemonte, che saprà essere punto di raccordo con la vicina Francia, stante i rapporti della nostra settoriale con i cacciatori Francesi.
All’assemblea ha partecipato anche il Presidente Nazionale di Federcaccia Massimo Buconi, che ha indicato la necessità di un rinnovo dello statuto di un po’ tutte le associazioni settoriali.
Sull’importanza del rilancio di queste strutture federali è intervenuto anche il consigliere di presidenza Oscar Stella che, il 12 di dicembre, ha convocato un incontro con i vari presidenti delle settoriali FIDC, anche al fine di individuare linee comuni di azione.
Apprezzatissimo l’intervento di Lorenzo Carnacina che si è soffermato sull’importanza del fare attività a difesa della caccia; una strada importante che lui stesso in anni di vicepresidenza nazionale di Federcaccia ha tracciato, lasciandoci così una grande eredità. Sicuramente questa UCIM la saprà raccogliere.
Lettera all’Assessore Alessandro Beduschi
Le Associazioni venatorie lombarde hanno scritto all’Assessore di Regione Lombardia Beduschi, ricordando che da due anni il Consiglio Regionale ha introdotto in legge alcune modifiche riguardanti l’utilizzo e la gestione del patrimonio dei richiami vivi dei cacciatori, ed in particolare della questione degli anellini.
Una legge che affidava alla Giunta Regionale la determinazione delle scelte esecutive di applicazione della stessa, scelte che i cacciatori aspettano in grazia per poter avere certezze nell’uso del proprio patrimonio di richiami vivi per la caccia da appostamento.
Ricordando come i luoghi dove sorgono gli appostamenti fissi siano ormai dei pochi posti che vengono manutenuti, puliti e gestiti con passione e professionalità, con varietà di piante ed arbusti di certo importanti anche per la biodiversità, e del ruolo degli appassionati che li frequentano anche come sentinelle del territorio.
Per questo e per il rispetto delle tradizioni ambientali, sociali culturali e gastronomiche che trovano radici secolari e che hanno la conferma dell’interesse nelle migliaia di persone che partecipano alle varie sagre che si svolgono in tutta la Lombardia, le Associazioni Venatorie Lombarde sollecitano le scelte operative e chiedono che la politica si preoccupi e si occupi anche delle nostre questioni, che possono sembrare per alcuni minimali ma che rivestono per noi fondamentale importanza.
Ci auguriamo che questa nuova sollecitazione unitaria del mondo venatorio lombardo possa trovare risposta dalla politica e dai tecnici preposti in tempi brevi con le scelte esecutive necessarie, anche per sancire quel filo conduttore che lega il territorio lombardo alle tradizioni e culture locali.
Corso di biosicurezza
Federcaccia sezione provinciale di Brescia in collaborazione con ATS Brescia organizza a Carpenedolo mercoledì 11 dicembre 2024 il corso di formazione sulla Biosicurezza per la gestione degli abbattimenti dei cinghiali.
Il corso è gratuito e aperto a persone residenti nel territorio di competenza della ATS di Brescia, iscrizioni a numero chiuso. Per info 0302411472 o mail fidc.brescia@fidc.it