Nella giornata di martedì è stata approvata da Regione Lombardia la Seconda legge di revisione ordinamentale 2024 che ha portato con sé tutta la parte di emendamenti che in parte riguardano anche la nostra attività e che avevamo anticipato ed evidenziato nei precedenti notiziari.
Chiaramente si attende la pubblicazione degli atti per dare la certezza dei testi, ma tutta la questione che attende alle ammissibilità agli ATC e CA sempre dei figli o padri o nonni dei già soci, estremante importante anche per la continuità della attività venatoria, cosi come il porre rimedio al mancato pagamento del non residente con possibilità di domanda fuori termine e pagamento con mora entro un mese dalla scadenza, a delle quote aggiuntive per la gestione di tutta la filiera dell’abbattimento di ungulati, in particolare per le spese che sopportano i conduttori dei cani da traccia, oltre quelli di prima assegnazione.
Importante anche il poter addestrare i cani da trenta giorni prima della caccia fino alla chiusura della stessa nei giorni consentiti, senza dover portare con sé l’arma e segnando comunque il giorno.
Così come la norma per poter consentire agli ATC e ai CAC di autorizzare ove necessario il prelievo della volpe nelle zone di rifugio ed ambientamento ZRA.
Ha trovato soluzione anche l’emendamento che destava la nostra preoccupazione, grazie alla disponibilità del proponente e di altri consiglieri regionali, che hanno accettato di modificarlo, demandando ad un prossimo regolamento regionale da cui poi attingere per eventuali sanzioni accessorie riguardanti esclusivamente limitazioni alle specifiche forme di caccia, in primis di ungulati e tipica alpina.
E su questo la nostra associazione, a livello regionale, si è particolarmente spesa nel proporre una soluzione tecnica e per trovare la solidarietà politica per poterla portare alla approvazione.
Viene estesa la possibilità di prelevare il cervo fino al 31 gennaio, sempre nel rispetto dei piani di abbattimento approvati, così come si consente per la prima volta in Lombardia la caccia al daino, dal primo settembre al quindici marzo.
Che dire: il lavoro svolto dalla commissione agricoltura prima e dall’aula dopo, hanno prodotto complessivamente dei miglioramenti effettivi alla normativa che ci riguarda e per i quali non ci resta che ringraziare.
È stato approvato in prima lettura alla Camera dei deputati la legge riguardante il maltrattamento degli animali, dopo che è stata in gestazione per parecchio tempo.
Tempo necessario a scremare la prima ipotesi di legge da qualunquismi esagerati e da ipotesi tese ad accomunare tutti gli animali e tutte le possibili ipotesi di maltrattamenti.
Chiariamo bene: siamo perfettamente d’accordo che vi sia un inasprimento delle pene per coloro che attuano delle sevizie agli animali domestici, compreso l’abbandono.
Anche se le ipotesi applicative penali e pecuniarie per ora approvate dalla Camera sono ben più pesanti di taluni reati contro le persone e sicuramente sperequate rispetto al resto della legislazione vigente.
A fronte di questa approvazione v’è però bisogno di alcuni chiarimenti che sanciscano la reale inapplicabilità all’esercizio venatorio ed all’allevamento animale.
Speriamo vivamente che il Senato sappia determinare ancora con maggiore precisione l’ambito di azione per non avere sorprese nella reale applicabilità delle norme in oggetto, anche alla luce della esatta visione contraria delle solite sigle antitutto che stanno già definendo come non ancora sufficienti le norme finora licenziate dalla Camera.
E che intenderebbero in qualche modo far convenire anche l’attività venatoria nel novero delle attività applicative di queste norme, con il risultato di rendere ovviamente impossibile la nostra attività e quella dei nostri ausiliari, partendo dai richiami vivi in gabbia.
Tempo di incontri ed Assemblee quello che caratterizza l’ultimo mese dell’anno.
Per quel che ci riguarda il 6 dicembre a Padenghe si terrà il Consiglio Nazionale dell’UNCZA, Unione Nazionale Cacciatori della Zona Alpi, con la predisposizione delle Assemblee Generali del 2025 e del 2026, sia nei luoghi che nei temi da trattare.
Con poi la nomina delle rinnovate commissioni avifauna alpina ed ungulati, che tanto lavoro fanno per poter avere e fornire sempre più dati tecnici a supporto della conoscenza e della scienza, sui quali si sono basati negli anni anche evoluzioni di strumenti conoscitivi e gestionali a supporto della nostra attività.
Seguirà poi proprio l’incontro delle due Commissioni, in seduta congiunta, per poter definire la loro operatività ed indicare i propri coordinatori.
Il 13 dicembre a Roma è convocata la 68° Assemblea nazionale straordinaria di Federcaccia con molti punti alla attenzione dei delegati di ogni provincia italiana, tra i quali spicca, oltre la relazione del Presidente e l’approvazione del bilancio di previsione 2025 l’illustrazione del progetto “Agricoltori e Cacciatoti – Patto di territorio” i cui contenuti complessivi saranno sottoposti alla valutazione ed approvazione della Assemblea stessa.
Ne parleremo ad Assemblee effettuate per illustrare le decisioni prese.