Ieri in Consiglio Regionale si è discussa e votata la Seconda legge di revisione normativa ordinamentale 2024. In particolare per quanto riguarda gli articoli 8 e 9, questi garantiranno maggiore flessibilità e migliore gestione all’attività venatoria e anche relativa all’attuazione dei piani di controllo: attraverso l’estensione della pre-apertura della caccia a più specie, nuove regole per l’addestramento dei cani, revisione periodica istituti, ri-ammissione cacciatori non residenti, caccia alla volpe nelle ZRA (Zone di Rifugio e Ambientamento) e previsione di nuove sanzioni amministrative per contrastare il bracconaggio e le azioni fraudolente. E’ stata innalzata la soglia dei rimborsi per le associazioni che provvedono al recupero delle carcasse degli ungulati tenendo conto dell’aumento del numero di servizi richiesti e dei costi degli stessi.
In particolare sarà possibile chiedere a ISPRA la pre-apertura della caccia dal 1^ settembre per tutte le specie cacciabili (oggi la pre-apertura è consentita esclusivamente per la cornacchia grigia, cornacchia nera, tortora e merlo); viene estesa la possibilità di addestramento cani da trenta giorni prima dell’apertura generale della caccia fino alla chiusura generale della caccia (fino ad oggi l’addestramento cani è consentito da 30 giorni prima fino all’apertura generale della caccia); i cacciatori non residenti negli ATC/CAC che non confermino l’iscrizione entro il 31 marzo possono ripresentare domanda di ammissione fuori termine ed essere ammessi con il pagamento di una quota maggiorata del 20% se la reiscrizione avviene entro il 30 aprile e successivamente con una quota maggiorata del 40% se il mancato pagamento è dovuto a grave e comprovata malattia; viene consentito agli ATC/CAC di autorizzare la caccia alla volpe anche nelle zone ZRA (zone di rifugio e ambientamento); per il recupero degli ungulati feriti i comitati di gestione degli ATC/CAC possono richiedere a coloro che esercitano la caccia agli ungulati poligastrici un contributo integrativo da destinare alle associazioni di volontariato dei conduttori di cani da traccia; gli ATC e i CAC dovranno accogliere le domande di ammissione dei cacciatori legati da rapporto di parentela in linea retta (padre/figlio/nonno – figlio/padre/nonno) con un cacciatore che sia già socio del medesimo ambito o comprensorio; viene consentita la caccia al cinghiale anche ai capannisti fino alla persistenza delle condizioni di emergenza sanitaria legate alla PSA (peste suina africana); viene estesa la possibilità di cacciare il cervo fino al 31 gennaio e per la prima volta in Lombardia viene consentita la caccia al daino dal 1° settembre al 15 marzo.