Ci siamo! Domenica 15 settembre iniziamo a praticare la nostra attività venatoria, negli ATC e nella zona di minor tutela dei Comprensori Alpini. Iniziamo ponendo cura ed attenzione alle molte colture agricole ancora in atto, che rispetteremo sapendo che la nostra passione non può mai essere al di sopra delle attività agricole che costituiscono reddito per le aziende.
E con tanta attenzione a chi ci può essere nelle campagne; certo veniamo da una storia in cui pensavamo al mimetismo come cardine, ed ora dobbiamo indossare un qualche capo di alta visibilità. Facciamolo senza patemi perché il vedere ed il farci vedere, onde evitare eventuali incidenti, è ben più importante del capo di selvaggina.
Chiediamo con forza che anche coloro che frequentano la campagna negli stessi giorni della caccia, abbiano la stessa accortezza nel rendersi ben visibili.
Dunque, fra tre giorni appenderemo i nostri uccelli alle piante degli appostamenti, libereremo i nostri cani o faremo semplicemente una scarpinata nei campi o nei boschi.
Rispolverando il rito della apertura, anche se la selvaggina magari sarà di più nei nostri sogni della sera del sabato che nel carniere della domenica.
Perché la caccia, per chi nutre la nostra passione, riesce a qualsiasi età ancora a farci sognare, nonostante le molteplici difficoltà e la scarsa considerazione complessiva del mondo che ci circonda.
Per i più pare contare poco persino il grido di aiuto che sta provenendo dal mondo agricolo rispetto alla questione della Peste suina Africana, PSA, che chiede l’intervento massiccio dei cacciatori per ridurre drasticamente il numero dei cinghiali.
Si legge quasi come se noi cacciatori fossimo necessari solo per le emergenze, ma che poi si sia subito pronti a disconoscerci appena il bisogno si affievolì.
Comunque, per noi si apre una nuova stagione che auguriamo a tutti possa rinverdirci nella passione e ci possa rivedere ospiti della natura e dell’ambiente, in una simbiosi rispettosa delle regole e del possibile prelievo venatorio.
Per questo il nostro grande “IN BOCCA AL LUPO” a tutti i cacciatori, di qualsiasi specializzazione e a qualsiasi sigla appartengano.
Si è svolta sabato e domenica la 77° Fiera della Caccia di Gussago, nella cornice degli impianti sportivi messi a disposizione dalla Amministrazione comunale. Una due giorni piena di attività, dalle gare canore per uccelli alle esposizioni canine, accompagnate dalle bancherelle dei venditori di buffetteria e accessori per i cacciatori.
Ci ha fatto molto piacere vedere alla inaugurazione, oltre al Sindaco Coccoli, la presenza della Consigliera regionale Carzeri e dell’Eurodeputata Vivaldini. E naturalmente del Presidente Federcaccia di Gussago Boroni, di quello provinciale Lanzini e di quello regionale dell’associazione Bruni. Ma se la presenza delle politiche bresciane ci ha fatto piacere, ancor di più lo hanno fatto le parole espresse, senza fronzoli, di reale vicinanza al mondo della caccia e ai cacciatori, frutto queste di provenienza famigliare e di vissuto rurale.
Certo sappiamo che anche nel recentissimo passato alle parole dei politici raramente hanno seguito i fatti, ma essendo per ora lontani dalle scadenze elettorali vogliamo pensare a vere utili prese di posizione, sulle quali naturalmente avremo modo in futuro di confermare le nostre buone impressioni.
Nel Consiglio Provinciale Federcaccia tenutosi questo lunedì, oltre alla approvazione degli svariati punti all’ordine del giorno, si è iniziato a parlare di miglioramenti ambientali. Naturalmente con diverse impostazioni derivanti da esperienze, da forme di caccia diverse, da territori diversi di provenienza che contribuiscono alla formazione di punti di vista non uguali.
Si è convenuto come linea di indirizzo preliminare la necessità di un confronto con le associazioni agricole per capire assieme quali siano le linee della nuova PAC, che riguardano appunto il comparto agricolo, e se le stesse possano essere di una qualche utilità anche per la selvaggina, sia stanziale che migratoria.
Cercheremo con queste associazioni, e con esperti della nostra, di capire se un progetto strutturale possa avere l’adesione e l’impegno di tutti, a vantaggio vero dell’ambiente e della biodiversità.
* La Federcaccia della cittadina di Brescia organizza per questa sera giovedì 12 settembre dalle ore 20.30 presso il Teatro Oratorio di Buffalora (via Buffalora n.95 a Brescia) un incontro con gli associati sul tema stagione venatoria 2024/2025 novità normative e regolamenti con l’intervento degli avvocati Mattia Guarneri e Alberto Bonardi entrambi del foro di Brescia ed esperti di legislazione venatoria.