Domenica14 aprile dalle ore 9 presso il ristorante Forchettone di san Zeno si terra la tradizionale Assemblea Provinciale dei presidenti delle sezioni comunali di Federcaccia Brescia. Un appuntamento importante in quanto verrà rinnovato il Consiglio Provinciale che dovrà poi eleggere il nuovo presidente provinciale che succederà a Marco Bruni. Sicuramente tanti saranno gli argomenti trattati durante la riunione che prevede anche gli interventi del presidente regionale avv. Lorenzo Bertacchi e del vice-presidente nazionale Dott. Mauro Cavallari cui seguirà il dibattito in sala. Gli ultimi 5 anni passati come sempre in modo molto veloce e segnati dalla tragedia dell’epidemia di Corona Virus sono stati contrassegnati da un’intensa vita associativa che ha voluto superare con determinazione e slancio gli effetti del Covid. Anzi proprio questa sciagura ha fatto comprendere ancora di più ai Federcacciatori l’importanza ed il privilegio di poter esercitare una passione come quella della caccia sempre a contatto con la Natura. Molte altre persone hanno aumentato le loro frequentazioni in campagna ed in montagna e mai hanno trovato un ostacolo ma un amico ed una persona pronta a dare suggerimenti ed indicazioni. Viviamo in una società in cui le parti si sono invertite, in cui minoranze aggressive e autoritarie vorrebbero imporre le proprie idee alla stragrande maggioranza dei cittadini che invece non sono nemmeno interessate a riconoscerle. Prova ne sono state le elezioni regionali in Lombardia in cui i candidati cacciatori sono stati eletti in testa alle liste dei partiti di maggioranza mentre le formazioni anti caccia hanno raccolto consensi sostanzialmente nulli. Questa è la democrazia, questa è la volontà popolare che deve essere rispettata soprattutto da chi oggi ha il compito di governare. E come può farlo? Imponendo alle strutture di Governo di cambiare passo nei confronti dell’attività venatoria che se da un lato ha il dovere di evolversi nella stessa direzione in cui si evolve la società allo stesso deve essere rispettata e tutelata come ogni altra attività consentita dalla legge. “ Con grande onore – sono le parole di Bruni-ho ricoperto il ruolo di Presidente di Federcaccia Brescia dedicando il mio massimo impegno e sempre la mia assolutà lealtà. Con determinazione ho esercitato il mio ruolo in tutte le sedi istituzionali, nelle manifestazioni pubbliche, nelle assemblee dei cacciatori guidato sempre dalla convinzione che il mio unico fine fosse la difesa di ogni forma di caccia. Ho avuto la fortuna di presidere un Consiglio Provinciale composto da persone generose ed intelligenti che mi hanno sempre supportato e sopportato in ogni iniziativa in un confronto continuo e proficuo. Non sempre abbiamo raggiunto gli obbiettivi-conclude Bruni- ma assicuro l’impegno totale profuso dal sottoscritto e da tutto il Consiglio. Viva Federcaccia, viva la caccia”
Un altro atto intimidatorio e vigliacco verso il mondo venatorio, verso quell’associazionismo che una volta era alla base della società e che oggi è sempre più una rarità. Il nostro mondo però vive su questo ed è stanco di dover avere a che fare con devastazioni di capanni, case dei cacciatori o quagliodromi. L’ultimo è stato quello di Urago d’Oglio, in provincia di Brescia, dove i soliti teppisti (firmatasi con le ormai note scritte legate al mondo animalista), hanno devastato la struttura e dopo lasciato come ricordo insulti rivolti verso l’assessore regionale Barbara Mazzali.
“Ancora un inaccettabile episodio di intolleranza e violenza fisica e verbale da coloro che si ergono a paladini della difesa della natura e degli animali -è il commento di Federcaccia Nazionale nelle parole del Presidente Massimo Buconi-. Delinquenti – chiamiamoli con il termine che gli si confà – violenti da isolare e perseguire a norma di legge, hanno distrutto un quagliodromo e lasciato epiteti ingiuriosi nei confronti dell’assessore regionale lombardo Barbara Mazzali, rea di una mai nascosta vicinanza con i cacciatori. Ai gestori dell’impianto e all’assessore la piena solidarietà di Federcaccia. Ci aspettiamo da parte delle autorità inquirenti un finalmente deciso e fermo impegno a individuare i responsabili. Non sono ragazzate e non è accettabile in un Paese democratico questo modo di esprimere la contrarietà a qualsivoglia attività, normata e legale. Caccia compresa. Ci aspetteremmo che a dissociarsi da questi atti di violenza ideologica fossero anche le associazioni ambientaliste e anticaccia, ma sappiamo l’attesa sarà vana”.
Regione Lombardia ha comunicato un aggiornamento per quel che concerne la ricostruzione della Banca Dati dei richiami vivi:
1) in banca dati bisognerà indicare anche il fabbisogno di fascette regionali
2) il termine è anticipato al 31 maggio
* Fidc Odolo organizza gara su quaglie presso il Quagliodromo “Preseglie” sabato 13 aprile dalle ore 14.00 e domenica 14 dalle ore 7,00