L’Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro Ambientali di Federcaccia Nazionale è impegnato in svariate ricerche, con lo scopo di sviluppare, concretizzare e mettere a sistema, l’enorme potenziale di conoscenza che il mondo venatorio possiede, soprattutto in termini di presenza sul campo, conoscenze faunistiche e interesse per la conservazione. La finalità è rendere i cacciatori parte dei programmi di monitoraggio e studio della fauna selvatica, delle componenti ambientali e degli habitat, e portare le loro esperienze e il contributo delle proprie rappresentanze nelle sedi decisionali nel campo della gestione faunistico-venatoria ed agro- ambientale. Molte ricerche sono state oggetto di pubblicazioni scientifiche e di presentazioni in congressi riconosciuti in sede comunitaria ed internazionale. La prosecuzione, l’ampliamento ed il potenziamento di queste attività, ne rappresentano in sintesi il precipuo obiettivo dell’Ufficio. Un campo di azione importante sono le ricerche applicate attraverso l’utilizzo della telemetria satellitare per lo studio dell’avifauna migratoria.
Beccaccia: progetto Scolopax Overland.
Si tratta di un programma di ricerca pluriennale iniziato nel 2010 e tuttora in corso, realizzato da FIdC e Amici di Scolopax, in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova e all’Ente Veneto Agricoltura, oggi con la consulenza del Dipartimento di Bioscienze dell’Università di Milano, che studia la migrazione della specie attraverso la cattura e l’equipaggiamento delle beccacce con radiotrasmettitore satellitare. La ricerca consente di tracciare precisamente gli spostamenti degli individui, e di determinare la fenologia migratoria, la fedeltà ai siti di svernamento e nidificazione e la ripetibilità dei percorsi migratori. Un altro lavoro riguarda studi genetici sulla beccaccia che confronta le diverse popolazioni europee e la beccaccia “brevirostra”. I risultati sono stati oggetto di pubblicazioni su riviste scientifiche e presentate in poster e comunicazioni orali a convegni scientifici nazionali e internazionali. Anche quest’anno alcuni esemplari sono stati muniti di ricevitore satellitare: la beccaccia battezzata “Barone”, marcata nell’isola di Pantelleria all’inizio di gennaio di quest’anno, ha compiuto uno spostamento in direzione nord est il 18 febbraio, raggiungendo la regione Campania nella zona del Parco del Cilento.
In Sardegna, la beccaccia chiamata “Peverella”, marcata nella zona di Porto Cervo a fine dicembre 2023, si è invece mossa il 21 febbraio e ha raggiunto la Croazia. Riteniamo che le temperature elevate del mese di febbraio abbiano indotto queste partenze, che sono anticipate di alcuni giorni rispetto a quanto registrato negli anni passati. Sono ancora numerose le beccacce marcate nell’ambito del progetto ad oggi ancora svernanti nel territorio italiano; nei giorni prossimi conosceremo meglio l’evoluzione della migrazione prenuziale dei due soggetti citati e degli altri individui. Federcaccia fornirà gli aggiornamenti attraverso le proprie pagine web
Tordi: studio sul tordo bottaccio per determinare la fenologia della migrazione prenunziale e delle aree riproduttive attraverso la telemetria satellitare
La migrazione prenuziale del tordo bottaccio è oggi fissata nel nuovo documento Key concepts 2021 nella prima decade di gennaio, a seguito della posizione ISPRA. Questa data è anticipata di un mese e mezzo rispetto agli altri paesi europei del bacino del Mediterraneo. Per questo motivo Federcaccia conduce da due anni uno studio con telemetria satellitare in collaborazione con l’Università di Milano. I tordi sono stati marcati in Sardegna e nelle Marche, con la prospettiva di ampliare la ricerca anche ad altre regioni. La Regione Puglia ha condotto per due anni uno studio analogo e i dati sono stati analizzati insieme ai nostri per la preparazione di un poster al XXI Convegno Nazionale di Ornitologia del settembre 2023. La ricerca andrà avanti ancora per il 2024, ampliando il numero di trasmettitori. Sono ad oggi 4 i soggetti di tordo bottaccio marcati nel dicembre scorso con trasmettitore satellitare che hanno cominciato la migrazione prenuziale. Dopo il tordo Varano, di cui abbiamo dato comunicazione nei giorni scorsi, sono state verificate le partenze dell’individuo battezzato “Osimo”, sempre dalla Regione Marche, e di due soggetti dalla Sardegna, rispettivamente chiamati “Redentore” e “Nugoro”. Le date di inizio migrazione di questi tre tordi sono comprese fra il giorno 1 e il giorno 16 marzo. I soggetti hanno raggiunto la Croazia e uno le Marche dalla Sardegna. I dati confermano l’assenza di spostamenti migratori in gennaio e la direzione di volo verso le coste della Toscana con forte componente Nord-Est, in armonia con i risultati presentati al XXI Congresso di Ornitologia del settembre scorso.
Anatidi e folaga: progetto ANASAT
Programma di ricerca pluriennale su anatidi e folaga realizzato da ACMA (settoriale FIdC) e FIdC, in collaborazione con il Centro Interuniversitario di Ricerca sulla Selvaggina e sui Miglioramenti Ambientali a fini Faunistici (CIRSeMAF) con l’obiettivo di determinare la fenologia invernale e migratoria, le rotte di migrazione, le aree di nidificazione e l’uso degli habitat di popolazioni svernanti in Italia. VENETO 10 è la seconda folaga che riusciamo a seguire per più di un anno. Dopo aver svernato in Provincia di Venezia è ripartita per i luoghi di nidificazione. La scorsa stagione nuziale ha effettuato un percorso piuttosto particolare e movimentato, vedremo quest’anno cosa combinerà. Questi risultati sono un’ottima notizia per la ricerca in quanto testimoniano la qualità della strumentazione, ma soprattutto la tollerabilità del trasmettitore per la folaga che ne è dotata e che continua a vivere la sua vita in maniera normale.