Alla presenza del Sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali senatore Patrizio La Pietra e su iniziativa dell’onorevole Francesco Bruzzone, è stato presentato presso la Sala Matteotti della Camera dei Deputati dalla Federazione Italiana della Caccia e dal Coordinamento delle cacciatrici Federcaccia il “Report” sulle predazioni del lupo a carico dei cani da caccia, domestici e da guardiania. Di fatti e non di fantasie si è parlato martedì scorso alla Camera dei Deputati grazie a una iniziativa dell’on. Francesco Bruzzone, componente della XIII Commissione (Agricoltura) della Camera, che ha invitato Federcaccia e il Coordinamento delle Cacciatrici FIdC che ne è autore a presentare il Report sull’impatto del predatore nei confronti dei cani da caccia, domestici e da guardiania. Un fenomeno che oltre a boschi e ambienti rurali ha visto aumentare in modo costante le sue manifestazioni anche in contesti urbani, come cortili e strade di paesi o città innalzando anche l’allarme sociale e la preoccupazione dei cittadini.
L’iniziativa del Coordinamento Cacciatrici Federcaccia di raccogliere e catalogare episodi comprovati riguardanti gli attacchi e le predazioni dei cani da parte del lupo non è e non vuole sostituire il lavoro scientifico di tecnici e ricercatori, ma è improntato al massimo rigore e serietà, separando i fatti dalle chiacchiere col preciso intento di prendere le distanze da chi per vari e diversi interessi tende da un lato a ridimensionare o dall’altro a esagerare gli effetti della presenza del lupo.
Al momento della sua chiusura in tipografia lo scorso 31 agosto 2023 erano state registrate circa 400 predazioni, tutte attentamente verificate, solo una parte di quelle avvenute e per i più svariati motivi non denunciate o non attribuibili con certezza e quindi scartate. Da allora il lavoro del Coordinamento non si è fermato ed il gruppo di lavoro continua a raccogliere e registrare predazioni che si verificano con sempre maggiore frequenza. Un fenomeno che non è possibile ignorare per una richiesta di sicurezza da parte della società, ma anche e soprattutto perché la sua gestione rappresenta un elemento cruciale per garantire una convivenza pacifica ed equilibrata tra l’uomo e il lupo.
“È necessario che le Istituzioni e la politica adempiano al loro ruolo e prendano atto di quanto sta accadendo” ha dichiarato il Presidente nazionale di Federcaccia Massimo Buconi. “Lo sta facendo l’Europa, dove la Presidente Ursula von der Leyen ha dichiarato che ‘Il ritorno dei lupi è una buona notizia per la biodiversità in Europa. Ma la concentrazione di branchi di lupi in alcune regioni europee è diventata un pericolo reale’ e la Commissione Europea propone di rendere il lupo ‘protetto’ anziché ‘rigorosamente protetto’. Lo stanno facendo molti Stati europei e la vicina Svizzera. E ci fa piacere che rispondendo al nostro stimolo in questo senso lo faccia oggi la politica italiana”.
“Il lupo, lo ripeto ancora per evitare ogni strumentalizzazione che ogni volta in cui si affronta il tema della sua gestione, come di quella di altri carnivori o di qualsivoglia specie, viene subito prontamente messa in atto, non è una specie cacciabile e in tutta sincerità non interessa ai cacciatori che lo diventi. Lo Stato ha uomini e risorse professionali adeguate ad affrontare se lo vorrà la questione. Ma come cittadini che vivono la ruralità e sostengono le attività a questa legate, siamo interessati a che la gestione del lupo e dei conflitti che la sua presenza genera, vengano affrontati dalle Istituzioni” ha concluso Buconi.
Isabella Villa, responsabile del Coordinamento Cacciatrici ha affermato che il Report si propone di fornire una fotografia dettagliata di quanto sta accadendo, con la predazione dei cani da caccia, ma non solo. Non sono isolati i casi di cani predati mentre si trovavano a passeggio, a guinzaglio, con i proprietari. Una fotografia comunque incompleta perché ancora troppe persone preferiscono non denunciare, anche se in questo senso stiamo notando un certo cambiamento di mentalità. Si sta evidenziando uno stato di allarme sempre più diffuso, dove sindaci invitano la gente a non uscire la notte per evitare incontri indesiderati. Un chiaro limite alla libertà dei cittadini oltre alla prova che il rischio c’è e se ne è consapevoli. Basti pensare che dal 31 agosto, data della chiusura del report in tipografia, ad oggi sono state registrate oltre 150 predazioni a danno di cani, dato comunque sottostimato nonostante una maggiore sensibilità a denunciare.”.
“Sono lieto – ha dichiarato l’onorevole Bruzzone – di aver organizzato questa presentazione, che ritengo di grande importanza per sensibilizzare i colleghi parlamentari e le Istituzioni in generale su questo tema. C’è una forte aumento della presenza del lupo nel Paese.
La politica deve dare una risposta. So che non è facile, ma credo sia doveroso. Anche perché, ricordiamocelo, la fauna selvatica è proprietà dello Stato, questi animali sono di proprietà dello Stato, e quindi lo Stato non può tirarsi indietro, non può girarsi dall’altra parte e fare finta di niente. L’appello che faccio alla politica e alla scienza è quello di fare in modo che la risposta dello Stato ci sia. Sia chiaro: nessuna caccia al lupo, ma una sensibilità verso gli animali domestici e di affezione che meritano una maggiore tutela”.
* Si comunica che la ZAC di Nuvolento in loc. Monte Bausso per cani da ferma e cerca è aperta tutti i giorni per permessi Bar Vienna 030.6897441
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Si ricorda che quest’anno sono in scadenza i porti d’arma uso caccia e tiro a volo rilasciati nel 2018 che avevano una validità di 6 anni e quelli del 2019 che hanno una validità di cinque anni.
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