Federcaccia Brescia devolve 10.000 euro alla raccolta fondi promossa da Federcaccia Emilia Romagna per aiutare le popolazioni alluvionate. Un gesto simbolico quello della nostra associazione, che se fosse ripreso anche da altri sodalizi lombardi potrebbe sicuramente diventare più tangibile. Non è la prima volta Federcaccia Brescia promuove raccolte di fondi e ovviamente eviteremmo volentieri visto che si tratta troppo spesso di vere e proprie catastrofi, dalla battaglia contro il Covid, ai terremoti in centro Italia per finire con l’immane tragedia che ha colpito l’Emilia Romagna. Ma è proprio in questi momenti che ognuno deve fare la propria parte, deve dare il massimo nella solidarietà. Non possiamo immaginare come sarà il dopo, ma sappiamo come è il presente e quanto possa aiutare ogni piccolo segno di attenzione. Abbiamo scelto di devolvere questa somma alla raccolta promossa da Federcaccia Emilia Romagna perchè siamo sicuri che sapranno spendere quanto raccolto nel migliore dei modi. In bocca al lupo amici emiliani e romagnoli, ricordate che non siete soli!
Abbiamo appreso dalle pagine di cronaca del Giornale di Brescia che un quarantenne a Gavardo è stato assalito da un cinghiale nel giardino di casa propria e che le ferite riportate non state gravi solo per l’intervento del cane. Eravamo abituati ai danni alle colture, ai prati e ai vigneti e si aggiunge anche l’aggressione ai danni di una persona. E’ poi ormai certa con segnalazioni continue la presenza di numerosi lupi in Valcamonica e con ogni probabilità si sposteranno in altre aree dell’arco alpino bresciano. Non vogliamo poi dimenticare la tragedia avvenuta in Val di Sole a causa di un podista locale, morto a seguito dell’aggressione di un orso ricordando che anche in questo caso alcuni esemplari di orsi, radiocollarati, sono stati segnalati nella nostra provincia. Non vogliamo fare allarmismo ma nemmeno sottovalutare questo ritorno di fauna selvatica che in altre aree dell’Italia sta causando danni ingenti specialmente all’agricoltura di montagna, un’attività che andrebbe protetta e tutelata in quanto regolatrice assoluta della biodiversità. Apprendiamo quindi con un certo sconforto della disputa tra due senatrici, la signora Biancofiore e la signora Ravetto. La senatrice di “Noi Moderati”, Michaela Biancofiore, chiede di modificare il regolamento di palazzo Madama, per permettere ai senatori di accedere all’Aula con i propri animali domestici. Dall’altro lato la senatrice della Lega, Laura Ravetto ritiene inopportuna perchè ancora non si è dato vita ad una struttura interna al Senato per accogliere i figli dei senatori, in sostanza dicendo che gli animali possono aspettare se non si risolve la questione dell’asilo. Ecco, di fronte ai problemi reali del nostro Paese queste sono le dispute di alcuni parlamentari, fortunatamente non tutti. Non vogliamo essere qualunquisti ma la questione fauna selvatica è proprio scappata di mano alle autorità, dalle nutrie ai lupi, dai cinghiali agli orsi e non affrontarla con concretezza è un danno per tutti.
Il Presidente della regione Attilio Fontana ha firmato un’ordinanza che impone una serie di restrizioni per evitare che il virus della peste suina africana entri in Lombardia.
Il virus è ancora fuori, ma vicinissimo al confine: per evitare che la peste suina africana entri in Lombardia (l’eventuale danno economico stimato è pari a circa 60 milioni d’euro ogni mese) Fontana ha firmato un’ordinanza che tenta di mettere al sicuro l’Oltrepò pavese. Secondo quanto stabilito dal commissario straordinario Vincenzo Caputo, nella zona di restrizione 2 (comuni di Ponte Nizza, Bagnaria, Brallo di Pregola, Menconico, Zavattarello, Romagnese, Varzi, Val di Nizza, Santa Margherita di Staffora, Cecima, Colli Verdi-Valverde) sono vietati la caccia al cinghiale, la caccia collettiva e l’addestramento cani, così come l’autoconsumo delle carni e la loro movimentazione all’esterno. Per rendere più efficace il controllo faunistico con abbattimenti selettivi e gabbie di cattura (anche di notte e anche da veicolo; almeno tre le uscite settimanali) oltre che degli operatori ausiliari la polizia provinciale di Pavia può eventualmente avvalersi anche di personale professionale. Si deve inoltre potenziare la ricerca attiva delle carcasse di cinghiale; per favorire l’esecuzione dei test prima dello smaltimento possono essere coinvolte anche la Protezione civile e le ditte specializzate. Nella zona di restrizione 1 (comuni di Rocca Susella, Montesegale, Godiasco, Borgoratto Mormorolo, Fortunago, Volpara, Borgo Priolo, Rocca de’ Giorgi, Rivanazzano e Colli Verdi) restano consentite sia la girata come forma di controllo faunistico sia la caccia di selezione al cinghiale. Nel resto del territorio regionale devono essere intensificate le operazioni di depopolamento, per il cui boicottaggio la struttura commissariale ha previsto pene severe.
* Fidc Carpenedolo organizza una gara su quaglie senza sparo sabato 10 dalle ore 13.30 e domenica
11 giugno dalle 6.30 in Loc.Ravera a Carpenedolo
* Fidc Concesio organizza sabato 10 giugno dalle ore 14 e domenica 11 giugno dalle ore 9 una gara
di tiro a volo presso il Campo di tiro Valle Duppo a Lodrino; sabato 10 alle ore 19.30 cena annuale
dei soci presso agriturismo Alla griglia a Concesio.
* La Fidc di Manerbio organizza “Caccia in Festa” presso Area Feste a Manerbio da venerdì 9 a
domenica 11 giugno stand gastronomici, musica e gonfiabili per i più piccoli; parte del ricavato
verrà donato in beneficenza