“Avifauna in Lombardia – Attività e valore delle Stazioni Ornitologiche” è il titolo di un convegno che si è tenuto lo scorso 6 luglio a Gargnano, organizzato da Regione Lombardia. Il convegno nasce dall’esigenza di fissare un momento di incontro tra enti di ricerca, istituzioni territoriali e inanellatori. L’inanellamento degli uccelli migratori coinvolge ogni anno numerosi professionisti e appassionati ed è un’attività che conduce alla raccolta di numerosi dati che rivestono potenzialmente un notevole interesse come strumenti di indirizzo delle politiche di conservazione della natura, con particolare riferimento alle specie migratrici. L’inanellamento negli Osservatori ornitologici, in sostanza dei roccoli, è un’attività affidata agli enti pubblici da numerose convenzioni anche internazionali. Le ricadute dell’attività di inanellamento a scopo scientifico sono ovviamente molto rilevanti poichè oltre che a monitorare lo stato di salute delle varie specie consentono di verificare i periodi delle migrazioni, argomento molto caro alla Comunità Europea per stabilite i periodi di prelievo nei calendari venatori. I lavori del convegno sono stati aperti dal Dott. Paolo Nastasio di ERSAF e hanno visto susseguirsi gli interventi di vari esperti che hanno illustrato, oltre al metodo di inanellamento degli uccelli, anche quello dei conteggi visivi. Il dibattito alla fine dei lavori ha proprio messo a confronto queste due metodologie. La prima, quella delle catture e dell’inanellamento, utilizzato dal 1929, fornisce un’immensa mole di dati, ma prevede un altissimo sforzo di lavoro, a fronte di una scarsissima resa di ricattura. E’ molto utile però per studiare la biologia delle specie studiate. Il conteggio visivo – un progetto in tal senso lo sta portando avanti da alcuni anni Federcaccia Veneto – permette di campionare un numero molto più alto di animali, quindi fornisce una stima più attinente alla consistenza reale delle specie censite, ma non permette di contare i migratori notturni o le specie che volano a quote elevate.
Per il futuro – anche il mondo venatorio è interessato all’argomento – le istituzioni dovranno chiarire gli obiettivi che i tecnici dovranno raggiungere, formando anche soggetti nuovi, di diversa estrazione culturale, che possano partecipare ai monitoraggi. La prospettiva futura è quella di indirizzare le risorse disponibili verso un sistema sinergico di monitoraggio ad ampia scala, che comprenda l’utilizzo di diversi sistemi di conteggio. Ma soprattutto dovrà prevalere la scientificità e l’onestà intellettuale per l’utilizzo dei dati raccolti, anche a supporto delle tesi del mondo venatorio che contestano con ricerche proprie l’imposizione delle riduzioni dei tempi dei calendari con strumentalizzazioni clamorose di una parte della comunità scientifica.
*Risarcimento dovuto per i turpiloquio e l’aggressione verbale nei confronti dei cacciatori. Con l’ordinanza resa la scorsa settimana dal Tribunale di Roma, il noto leader animalista Paolo Mocavero è stato condannato al risarcimento dei danni per le affermazioni ingiuriose e lesive da lui rivolte ai cacciatori nel corso della trasmissione radiofonica “La Zanzara”, trasmessa da Radio 24 nel marzo del 2020. Nei suoi confronti avevano promosso causa civile i Presidenti di Federcaccia Massimo Buconi, di Enalcaccia Lamberto Cardia e di Anuu Migratoristi Marco Castellani, patrocinati dall’avvocato Alberto M.Bruni. L’ordinanza è assai articolata e, pur riconoscendo il diritto di informazione e di critica(anche con toni coloriti), tuttavia afferma che mai possono tollerarsi aggressioni verbali che si trasformano in veri e propri attacchi che travalicano il tema controverso e assumono la forma del turpiloquio nei confronti dei singoli cittadini, ovvero di categorie quali i cacciatori, il cui profilo morale è tutelato dalle associazioni venatorie. L’ordinanza del tribunale civile di Roma assume molta importanza perchè – finalmente – perviene a riconoscere la tutela della dignità di chi legittimamente esercita l’attività venatoria e, insieme, delle associazioni venatorie che si adoperano in ogni sede in tal senso. Forti di questo precedente d’ora in avanti le associazioni venatorie potranno agire in giudizio a tutela dell’immagine dei propri associati ogni qual volta – e capita purtroppo sempre più spesso – la caccia e chi la pratica vengano fatti oggetto di commenti offensivi.
*Novità dalla Questura di Brescia: per il ritiro del port d’armi apertura straordinaria dell’ufficio. La Questura di Brescia, con l’avvicinarsi della stagione venatoria, ha deciso di agevolare le persone in attesa di ricevere i porti d’arma rinnovati velocizzandone le consegne. I porti d’armi, le cui richieste sono state presentate per tempo, saranno tutti distribuiti direttamente negli uffici della Questura di Brescia, evitando possibili ritardi di consegna, cercando di garantire a tutti i cacciatori la disponibilità del proprio documento per l’apertura della caccia. Pertanto nelle giornate del 16,23 e 30 luglio ci sarà un’apertura straordinaria dell’Ufficio Armi, con orario dalle 8.30 alle 12 per il ritiro del titolo. Per avere conferma che il proprio porto d’armi sia pronto, nonchè per ogni altra informazione, si potrà contattare il seguente numero telefonico 030/3744732 ogni giovedì, dalle ore 9 alle ore 11: un operatore sarà a disposizione dell’utenza.
* A Pontevico due giornate con il memorial Baronio. FIDC Pontevico organizza il “Memorial Isidoro Baronio”, gara per cani da ferma su quaglie senza sparo sabato 16 e domenica 17 luglio dalle ore 7 in località “Ronchi di Sotto”
*A Rudiano in programma il “memorial Gozzini”. Federcaccia Rudiano in collaborazione con Ekoclub organizza una prova cinofila su starne “Memorial Cristian Gozzini”, sabato 16 dalle ore 14 e domenico 17 dalle ore 6. La manifestazione si terrà presso la ZAC la Suite, in località Cascina Guarda.
*Festa del cacciatore ad Adro. Dal 15 al 18 luglio, al Teatro Muchetti – Area Feste di Adro – si svolge la festa del cacciatorie. Info: 0307450519 – 3355211916