Vi sono dei momenti associativi importanti nel nostro mondo anche quando non ci si trova per parlare di caccia praticata. E’ di questi giorni la richiesta di Regione Lombardia alle varie sigle che concorrono alla designazione dei propri rappresentanti all’interno degli ATC e dei Comprensori Alpini per il rinnovo degli stessi. Per Brescia la situazione è un po’ diversa perché il nostro ATC unico non è interessato al rinnovo essendo stato designato in tempi più recenti a seguito del commissariamento. Ma tutti i rappresentanti nei Comprensori Alpini, dai rappresentanti dei cacciatori a quelli del mondo agricolo, dagli ambientalisti ai rappresentanti delle Istituzioni, sono al rinnovo. La prima considerazione è quella doverosa di un ringraziamento a tutti coloro che si sono resi disponibili negli anni, per le diverse rappresentanze, a ricoprire un ruolo certamente avaro di soddisfazioni e sottoposto a polemiche a volte pretestuose a prescindere dalla bontà dell’operato messo in atto. A noi spetta la indicazione dei membri di nostra competenza, in rapporto alla consistenza associativa misurata all’interno del Comprensorio interessato, per i quali è utile ricordare le modalità di scelta. Perché la nostra filosofia è quella che sia il territorio interessato a scegliere chi meglio ci possa rappresentare e meglio possa dare voce alle nostre proposte ed esigenze di gestione. Non vi è dubbio che si entra nei Comitati di Gestione per rappresentare le varie forme di caccia, le varie zone di caccia a volte dissimili anche all’interno dello stesso Comprensorio, e per tentare di mettere in atto tutte le buone pratiche che possano consentire una migliore vivibilità e quindi una maggiore presenza anche di selvaggina naturale. A volte inventando delle possibili soluzioni, a volte copiando quello che di buono altri hanno già sperimentato; certo con la maggiore consapevolezza derivante anche degli errori fatti nel passato rispetto a tecniche di ripopolamento che si sono poi rivelate errate nei risultati e dispendiose dal punto di vista economico. Gli stessi Enti preposti, a partire da Ispra, hanno sfornato decine di pareri sui modi e le zone dove intervenire, anche se le migliori tecniche stanno nel capire quanto sia possibile prelevare di interesse senza intaccare il capitale della fauna selvatica. Per tutti questi motivi ora è necessario che le nostre sezioni comunali delle valli alpine, opportunamente sollecitate dai Consiglieri Provinciali, si ritrovino, ragionino e propongano utili indicazioni unitarie nel rispetto dei principi sopra enunciati, senza prevaricazioni e con attenzione a tutte le forme di caccia, ugualmente dignitose. E diano alla sezione Provinciale delegata alla nomina, con queste indicazioni, anche il senso del nostro impegno indicando persone certo disponibili e che rappresentino con dignità le ragioni del nostro mondo.
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Da venerdi 10 a domenica 12 giugno si terrà a Sanremo la 56° Assemblea Nazionale UNCZA. E’ una tradizione consolidata, e lo dice il numero delle Assemblee sinora svolte, che si tiene sempre in luoghi diversi del nostro arco alpino, dalla Liguria al Friuli. E sempre con argomenti interessantissimi e con specialisti dei vari temi che ci aiutano a riflettere sulla caccia in zona Alpi, e le possibili applicazioni in tempi diversissimi dal passato. Quest’anno il tema scelto per il Convegno è “Ricerca e gestione nella caccia alpina”. .Le relazioni che si svolgeranno nel convegno riguardano il “Prelievo e gestione dei galliformi alpini” tenuta dal prof. Ivano Artuso, la “Comparsa di un nuovo virus nel camoscio alpino” a cura degli studiosi Camilla Luzzago e Daniele Bonato, la” Cinofilia e conservazione sulle alpi” con contributi di Angelo Lasagna e Giacomo Olivero e infine il “ Benessere del cane da caccia” affrontato da Daniela Pastorino. Proprio quest’ultimo tema sfata tanti luoghi comuni che vorrebbero poca attenzione dei cacciatori nel confronto dei propri ausiliari. Noi sappiamo perfettamente che un cane in salute, e aggiungiamo ben allenato, è condizione indispensabile in ogni luogo ove si svolge l’attività venatoria; a maggior ragione sui monti dove lo sforzo fisico è sicuramente più importante. Nel pomeriggio di venerdi si terrà il Consiglio Nazionale con la approvazione dei bilanci consuntivo e preventivo e la nomina del vincitore delle giudicate migliori tesi di laurea dell’anno appena trascorso, a sfondo biologico della selvaggina e naturalistico. Nel pomeriggio di sabato, dopo il Convegno del mattino, si terrà la Assemblea Nazionale a chiusura dei lavori. La domenica sarà riservata ad escursioni sul territorio dei monti liguri, alla Santa Messa di Sant’Uberto e al pranzo agreste che si concluderà con il passaggio del testimone da Sanremo alla località della prossima Assemblea, che ritornerà in Lombardia e sarà in provincia di Como.
* Fidc Borgonato di Corte Franca organizza Memorial Celeste Sorteni una prova su starne sabato 11 giugno ore 14.30 e domenica 12 giugno dalle ore 6.30 presso località Borgonato fronte ex fornace Vela, in caso di mal tempo verrà rinviata al 18 e 19 giugno;
* Fidc Castel Mella organizza una gara su quaglie sabato 11 e domenica 12 giugno dalle ore 6.00 presso la Zac a Castel Mella;