Il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha firmato la nuova ordinanza per gli spostamenti in zona arancione per svolgere l’attività venatoria. Il presidente Fontana, al quale va il nostro ringraziamento, ha accolto la richiesta delle Associazioni venatorie lombarde firmando l’ordinanza che consente gli spostamenti in zona arancione anche fuori dal comune di residenza per cacciare negli Atc e Ca di iscrizione in Lombardia. L’ordinanza (numero 688 del 26 gennaio 2020) conferma le disposizioni già applicate fino al 15 gennaio e pertanto sarà possibile uscire dal comune di residenza per cacciare (in ogni caso non si può uscire dai confini della regione) secondo le disposizioni del calendario venatorio come già consentito dalle ordinanze 649 e 670 del 2020. Si ricorda la necessità dell’autocertificazione, in cui si potrà scrivere quale motivo dello spostamento “esercizio dell’attività venatoria nell’Atc/Ca ….Nome….. (provincia di ….) in forza all’art.2 comma 4 lett.B DPCM 16.1.2021 e dell’ordinanza di Regione Lombardia n.688 del 2 gennaio 2021”.
Come Federcaccia Brescia non possiamo che esprimere grande soddisfazione per la scelta attuata in regione Lombardia, ben diversa dalle scelte invece del Governo Centrale. Ad oggi infatti rimanendo vietata la mobilità tra Regioni non è possibile recarsi a caccia fuori dai confini lombardi. Penalizzati da questa scelta del Governo Conte sono tutti coloro che vanno per esempio in Emilia o in Piemonte ma anche in altre regioni per fare la caccia di selezione agli ungulati, che ricordiamo essersi aperta agli inizi di gennaio e chiudere al 31 di marzo. Certo i cacciatori coinvolti non sono molti ma svolgono in queste regioni un ruolo molto prezioso, cioè quello di contenere, pagando in moneta sonante ogni capo, le popolazioni di ungulati in forte espansione. Tanto per capirci, in provincia di Piacenza, i cacciatori di selezione sono per l’80% non residenti. Consideriamo poi che questi animali, dando una lettura oggettiva della realtà, se non gestiti, provocano quando in sovrannumero, incidenti stradali e danni importanti alle colture agricole, in zone dove già fare l’agricoltore è una missione. Purtroppo a Roma oggi vige al Governo una cultura di totale opposizione all’attività venatoria, dimostrata con i fatti da più di un intervento del Ministro Costa, che ben consigliato dai propri funzionari, non perde occasione per penalizzare i cacciatori. E quindi pensare che venga data la possibilità di spostarsi tra regioni per poter effettuare la caccia di selezione è ad oggi un’utopia perché le sole deroghe che sono state concesse dai cacciatori sono quelle delle regioni, siano esse governate dal centro desta che dal centro sinistra ma non dal Movimento 5Stelle. Non ci stancheremo mai di dirlo ma i grillini sono il principale pericolo per l’attività venatoria nel nostro paese; nel loro Dna e nel loro programma politico c’è la chiusura definitiva della caccia. Questo atteggiamento lo possiamo riscontrare in tutte le iniziative promosse anche dai consiglieri regionali 5Stelle lombardi, sempre al fianco degli animalisti, volte a chiudere specie, ridurre calendari, inasprire sanzioni e controlli ed altre amenità del genere. Il mondo venatorio deve impegnarsi invece, per la sua stessa sopravvivenza, a sostenere con forza tutti quegli amministratori che oggi non ostacolano il nostro mondo ma che, come per esempio il presidente Fontana o il presidente Giani della Toscana, danno facoltà ai cacciatori di esercitare la loro attività, che per altro non espone in nessun modo i praticanti al rischio di contagio, in piena autonomia. Ci vuole coraggio a fare quello che ha fatto il presidente Fontana cosi come quello che hanno fatto anche tutti gli altri governatori; oggi essere vicino ai cacciatori può sembrare scomodo ma ha invece il significato di essere un buon amministratore che conosce la realtà del proprio territorio e che non ha paura di andare contro alcune linee di pensiero totalmente avulse dalla realtà. Sappiamo poi che tutti i rappresentanti bresciani in Regione Lombardia , a partire dall’assessore Rolfi al consigliere Massardi hanno caldeggiato fin dall’inizio questa nuova delibera e a loro siamo riconoscenti. Terminiamo con serenità questa stagione venatoria allucinante e prepariamoci a dar vita a progetti unitari per il mondo venatorio, che sappiano ridare certezze ai cacciatori ma che riescano anche a mettere fine alle angherie che ogni anno siamo costretti a subire dai soliti animalisti, non ultima quella del vergognoso cartellone di Sant’Eufemia, classico esempio di distorsione della realtà.
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*La Fidc della cittadina comunica che la Zona addestramento cani tipo B in Maddalena aprirà lunedì 1 febbraio, sarà aperta tutti i giorni ad esclusione del venerdì, i permessi possono essere ritirati presso gli Uffici della sezione provinciale in Via Luigi Bazoli nr. 10, Brescia e presso la Trattoria Grillo in Via della Maddalena nr. 13 a Brescia; *La Fidc Nuvolento comunica Zac tipo B loc. Monte Bausso è aperta per cani da ferma, seguita e cerca permessi presso Bar Vienna Via Trento a Nuvolento tel.030.691192