Nel corso del Consiglio di Regione Lombardia del 19 maggio sono stati accolti i alcuni emendamenti. Di seguito quelli più interessanti: cambiano le date della caccia di selezione: previo parere ISPRA i periodi potranno essere: per camoscio, cervo e muflone dal 1° agosto al 31 dicembre; per il capriolo: dal 1° giugno sino alla seconda domenica di dicembre in zona Alpi; dal 1° giugno al 30 settembre e dal 1° gennaio al 15 marzo al di fuori della zona Alpi; cinghiale: tutto l’anno. Unico neo, la mancata previsione del daino. Viene poi prevista la possibilità di cacciare il cinghiale anche in orario notturno, previo parere di ISPRA, con l’uso di strumenti per la visione notturna. Viene prevista la possibilità di cacciare la beccaccia a gennaio il sabato e la domenica negli ATC. Viene introdotto l’obbligo di giubbino ad alta visibilità pettorale e dorsale e copricapo per la caccia vagante alla fauna stanziale e per la caccia di selezione, oltre che per la braccata. La norma di certo è nel senso della sicurezza a caccia ed è peraltro prassi sempre più diffusa tra gli stessi cacciatori. Non ci piace molto la dicitura “giubbino”: sarebbe stato molto più corretto inserire “capo o accessorio con bande ad alta visibilità”, rendendo esplicito che l’importante è la visibilità, e non il tipo di capo. Anche i cacciatori da appostamento fisso potranno fruire delle giornate di caccia vagante alla migratoria a partire dal 1 ottobre e non più dalla terza domenica di ottobre. Infine in caso di morte del titolare dell’appostamento fisso il subentro nella autorizzazione potrà avvenire entro due anni dalla morte e nello stesso periodo l’appostamento potrà non essere demolito. Ciò anche in caso di impossibilità di rinnovare alla scadenza per cause di forza maggiore. Sono stati poi approvati e bocciati anche altri due emendamenti, approvato l’obbligo di indossare capi ad alta visibilità per la vigilanza volontaria e bocciato quello che prevedeva l’abolizione della quota vagante alla sola migratoria in Atc e Ca. Poiché però abbiamo alcune considerazioni da fare su queste due scelte le rimandiamo al prossimo Cacciapensieri.
*Una notizia di buonsenso da Regione Lombardia. Per poter pagare la tassa regionale il cacciatore lombardo riceverà direttamente al suo domicilio una busta contenente, oltre al tesserino venatorio personalizzato con i dati del cacciatore (così come dettato dalle disposizioni regionali vigenti in materia di caccia), anche l’avviso di pagamento personalizzato PagoPA della tassa caccia ed eventualmente della tassa per l’appostamento fisso. Nella busta il cacciatore troverà le istruzioni (che saranno disponibili anche sul sito di Regione www.regione.lombardia.it) relative alle modalità di pagamento degli avvisi PagoPA ricevuti;