Regione Lombardia ha confermato la delibera che autorizza la cattura di alcune specie di uccelli selvatici da utilizzare come richiami vivi per la caccia, in particolare tordo bottaccio e sassello, cesena e merlo nonostante la lettera diffida del Governo datata 1 ottobre, proprio quando i roccoli avrebbero dovuto aprire. La decisione di andare avanti sulle deroghe, sulle quali anche l’Ispra aveva dato parere negativo, ha ricevuto martedì il via libera formale da parte della Giunta. “La decisione dell’Assessore Rolfi e della Giunta lombarda di non cedere alle immotivate richieste del Governo dietro indicazione del ministro dell’Ambiente Costa e di confermare la delibera che autorizza la cattura di un numero limitato di richiami vivi da destinare agli appassionati capannisti è senza dubbio un esempio da sottolineare di determinazione, ma soprattutto di rispetto e rigore istituzionale dal momento che non sussiste nessuna violazioni procedurale”. Così il presidente nazionale di Federcaccia Massimo Buconi ha commentato l’approvazione della delibera con cui la Regione Lombardia ha confermato il provvedimento di autorizzazione per le catture. “Ho apprezzato in particolare le parole dell’assessore lombardo all’Agricoltura Fabio Rolfi ed esprimo convintamente la mia vicinanza e sostegno a lui e alla Regione, unendomi a Federcaccia Lombardia, in attesa della pronuncia del Tar del prossimo 10 ottobre. La legge sulla caccia, come ha giustamente ricordato l’assessore Rolfi, consente alle Regioni di autorizzare delle deroghe anche per le catture, in difformità dal parere dell’Ispra, purché motivate. Ci auguriamo di non assistere a un altro inaudito provvedimento da parte del Governo come avvenne per le date di chiusura di turdidi e beccaccia. Sarebbe l’ennesima gravissima dimostrazione di una volontà persecutoria nei confronti della caccia, che ricordo essere una pratica legittima, sostenibile e consentita dalle leggi di questo Stato”, ha concluso Buconi. Questa mattina si tiene a Milano l’udienza al Tribunale Amministrativo che deciderà la sorte dei roccoli lombardi: i legali di Federcaccia Lombardia sono presenti per affiancare l’Ufficio Legale della Regione. La nostra associazione, unica tra tutte quelle presenti in Lombardia, si è poi costituita in giudizio per il ricorso presentato dalla Lac sul calendario. Anche in questo caso i nostri legali hanno presentato una difesa puntuale e circostanziata per opporsi a questo assurdo atto degli animalisti. Federcaccia sta investendo importanti risorse economiche nell’opporsi nelle aule dei tribunali ai ricorsi pretestuosi presentati dagli animalisti. Ottenere sentenze favorevoli al mondo venatorio serve per creare una giurisprudenza chiara e inoppugnabile. Come sempre Federcaccia c’è, cercando di utilizzare nel modo migliore le risorse degli associati.