Durante l’anno scolastico 2017/2018 la sezione bresciana di Federcaccia ha investito sulla realizzazione di progetti didattici attuabili trasversalmente a tutti gli ordini scolastici, dalle sezioni della scuola primaria fino alla secondaria di secondo grado. Il primo progetto, dedicato ai bambini della scuola primaria, è intitolato “ C’era una volta e c’è tuttora un albero, un uccellino e un cacciatore”. Questo è stato pensato per valorizzare la tradizione venatoria attraverso un percorso di lettura di fiabe musicate, in cui vengono presentati i tre elementi costitutivi delle Valli e delle aree bresciane di pianura: la flora arborea, la fauna ornitologica e la presenza umana nella figura del cacciatore. Questi danno risalto alla tradizione dell’uccellagione praticata, soprattutto nei roccoli, come espressione dell’uomo inserito nella natura e non in contrasto con essa. L’ ambiente naturale viene presentato attraverso la narrazione musicata per aiutare l’alunno nell’apprendimento grazie a linguaggi differenti e maggiormente stimolanti. Il progetto si sviluppa in un percorso chiaro e organizzato che parte dall’albero come entità naturale che ospita gli uccelli ( divenendo nelle Valli Bresciane elemento anche costitutivo del roccolo), passando poi all’elemento faunistico dell’uccello che ricerca l’albero come dimora e che rende armonico l’ambiente con il suo canto, fino a giungere all’uomo che, anche attraverso la pratica venatoria, mantiene un contatto rispettoso con l’ambiente in cui vive, che cura e ama, divenendo in tal modo una figura della tradizione popolare. Così facendo, e anche tramite i laboratori dedicati, gli alunni ripercorrono la catena floro – faunistica che lega i diversi elementi della natura, interrogandosi sul ruolo dell’uomo al di là di pregiudizi stereotipati. Il consigliere provinciale FIDC Romano Bregoli coadiuvato dalla dott.ssa Silvia Luscia e dal musicista Giuseppe Faletti sono intervenuti con due incontri in aula presso gli istituti bresciani di Villachiara, Bovegno e Inzino. Il progetto si è concluso con un’uscita didattica presso un roccolo del Monte Orfano in cui bambini e docenti hanno ascoltato le fiabe dedicate alla figura del cacciatore direttamente dalla bocca di “ Cappuccetto Rosso”.
Ogni studente ha realizzato per l’occasione un disegno raffigurante l’immagine di un cacciatore, ciò ha permesso alla sezione provinciale di Federcaccia Brescia di svolgere uno studio sociologico sulla percezione che i bambini hanno di questa figura della tradizione. Dallo studio è emerso che la tradizione venatoria è ancora ben radicata tra le persone che abitano la pianura e le Valli bresciane e che la figura del cacciatore nel contesto agrario della bassa bresciana, è sempre più legata alla figura del contadino.
Il secondo progetto intitolato “ Chioccola….mente” si è rivolto alle classi terminali degli istituti secondari di primo grado e delle classi prime degli istituti secondari di secondo grado. Il consigliere provinciale FIDC Romano Bregoli e la dott.ssa Silvia Luscia hanno presentato il progetto presso le scuole aderenti, narrando la tradizione dell’arte venatoria nella storia, dal periodo preistorico che caratterizza gli insediamenti della Valle Trompia e Valle Camonica ai giorni nostri, attraverso immagini in cui la pratica venatoria viene sublimata dall’arte e dai testi poetici che ne richiamano il valore culturale, con riferimento a Giovanni Pascoli come primo chioccolatore poetico, attraverso l’uso dell’onomatopea legata alla fauna ornitologica. In un secondo momento si è svolto un laboratorio pratico del chioccolo a cura di Camillo Prosdocimo che si è interfacciato con gli alunni stimolandoli nell’ascolto, nel riconoscimento e nella riproduzione dei versi degli uccelli. Il progetto si è concluso con un test selettivo che ha premiato 15 alunni provenienti dalle diverse scuole aderenti, con un campo scuola svoltosi il 19 e 20 maggio presso rifugio Campei de Sima dove ognuno di loro ha approfondito l’apprendimento delle tecniche del chioccolo all’interno di un contesto formativo legato alla conoscenza e alla pratica dell’ambiente della malga. Non solo chioccolo però, ma anche escursioni sul territorio, dimostrazione del montaggio tende in ambiente boschivo e giochi della tradizione.
Le singole sezioni Fidc hanno poi realizzato presso le scuole primarie dei propri comuni un nuovo progetto “Uccellini in punta di matita”, finalizzato alla conoscenza della fauna ornitologia attraverso la multimedialità. Il progetto segue un percorso chiaro e organizzato partendo dall’apprendimento guidato delle caratteristiche peculiari dei diversi tipi di uccelli e delle loro abitudini di nidificazione, nonché delle diverse tipologie di volo, il tutto grazie ad un’enciclopedia interattiva creata dalla consulente didattica di Federcaccia Brescia, che si avvale dell’ausilio di disegni e caratteri “easy reading” anche per alunni con problemi di apprendimento. E’ seguita poi una fase operativa in cui i bambini hanno realizzato, aiutati dai volontari FIDC, un disegno che riproduce uno degli uccelli presentati nell’enciclopedia multimediale. I disegni sono stati raccolti per la partecipazione a un concorso provinciale tra i vari istituti aderenti all’iniziativa in base al quale la sezione a cui appartiene il disegno vincitore ha ricevuto una biblioteca d’aula.
Questi sono soltanto pochi esempi di progetti che è possibile attuare per avvicinare le nuove generazioni al mondo venatorio. E’ fondamentale informare, formare e sensibilizzare i giovani su quelle che sono le nostre tradizioni, far conoscere i toponimi delle nostre terre, far conoscere l’origine dei modi di dire di uso comune tipici delle località bresciane, ma soprattutto far comprendere e trasmettere loro il valore storico, culturale e scientifico di strutture che fanno parte della nostra quotidianità come roccoli o capanni.