Vogliamo rispondere, privi di ogni spirito polemico, alle illazioni e alle offese fatte al mondo venatorio nell’articolo di lunedì 5 febbraio dal titolo “ Cinghiali, emergenza che lascia perplessi” a firma delle più note sigle animaliste, Legambiente esclusa. L’inizio dell’articolo non lascia dubbi sulle sue finalità “La falsità, ideologica e scientifica, sembra l’unico strumento al quale le associazioni venatorie sanno ricorrere quando devono difendere tesi indifendibili”. La tesi di chi scrive sarebbe quella che, attraverso i contenimenti dei cinghiali, autorizzati dalla Regione Lombardia e oggi dalla Prefettura di Brescia, i cacciatori vorrebbero prolungare la stagione venatoria. A noi non interessa offendere chi non la pensa come noi ma vorremmo far capire a chi legge il nostro quotidiano che le persone autorizzate agli abbattimenti sono poche decine, sempre coordinate dagli agenti della Polizia Provinciale su incarico del loro Comandante e devono essere in possesso di precise abilitazioni. Non solo, dopo le ultime polemiche, il Prefetto ha deciso di prendere in mano la situazione e si farà carico, con gli organi competenti di polizia, di emettere precisi ordini di servizio per questi operatori specificando inoltre che non si tratta di attività venatoria ma di sostegno agli interventi di contenimento. I cacciatori però, hanno deciso che aspetteranno la conclusione delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica, avendo fiducia nella stessa in modo che poi non ci siano più polemiche di sorta. Nel frattempo le associazioni ambientaliste o chi per loro sono libere di mettere in atto tutti quei metodi ecologici che a loro parere funzionano benissimo. Per quel che ci riguarda la caccia al cinghiale inizia al 1 ottobre.
*In Regione Lombardia l’allenamento e addestramento dei cani da caccia di età non superiore ai 15 mesi è consentito per cinque giorni settimanali, a eccezione del martedì e del venerdì, sul territorio a caccia programmata degli Atc e Ca di residenza e di ammissione, nonché nelle aziende faunistico-venatorie previo consenso dei concessionari. E’ sempre vietato nelle colture in atto e nella zona faunistica delle Alpi, comparto A di maggior tutela. E’ inoltre vietato nei mesi di aprile e maggio nelle zone faunistica della Alpi, comparto B di minor tutela e negli Atc. Ogni cacciatore non può addestrare più di due cani contemporaneamente. L’UTR di Brescia ha anche le seguenti limitazioni: divieto di allenamento e addestramento il lunedì e nel mese di giugno.
* Fidc Capriolo comunica che è aperta la zona tipo B loc.Costa permessi presso distributore Agip
* Fidc Concesio comunicano che la Zac tipo B per cani da ferma in loc.Monte Colma aprirà sabato permessi parrucchiere Arrighini Alvaro 339.8943365 e Bar 900 cell.339.7213510
* Si comunica che in occasione della celebrazione di San Faustino gli uffici resteranno chiusi.