“Educazione alla sostenibilità tra natura e tardizione”
Questo il tema del convegno provinciale ambiente che ha ospitato anche i progetti scolastici finanziati dalla sezione provinciale di Federcaccia per la scuola bresciana a sostegno della sostenibilità ambientale legata in particolare alla valorizzazione storica dei roccoli, della salvaguardia del suolo per il mantenimento della selvaggina ed dell’avifauna, della valorizzazione della tradizione del chioccolo. Per la nostra associazione ha un ruolo fondamentale il fornire agli studenti gli strumenti per orientarsi nel loro setting produttivo e culturale in cui progresso industriale e antiche tradizioni convivono in un percorso storico dagli intrecci complessi. Nel corso dei progetti alcuni alunni coinvolti hanno prodotto materiali multimediali ( video, enciclopedie ad alta leggibilità per LIM, dispense di supporto per la peer education) che sono stati presentati durante il convegno ambiente tramite work shop dedicati ai percorsi di tradizione architettonica ambientale , agli uccelli del bresciano , al chioccolorifugio e “ cappuccetto al roccolo”. Educazione e formazione sono il viatico per giungere alla sostenibilità, motivo per cui abbiamo intrapreso percorsi transdisciplinari e confrontandoci verticalmente con tutti gli ordini di scuola. Il convegno è il punto di incontro tra scuola e territorio, agenzie come CeTAmb, Arpa e Cogeme e associazioni come FIDC impegnate da anni nella sovvenzione della ricerca didattica e scientifica per la sostenibilità ambientale . La condivisione negli workshop ha permesso un continuo sprone all’attenzione verso l’educazione scolastica e a condividere la nostra progettazione con altri enti che dialogano sulla conservazione dei beni della tradizione, suolo e salute, per insegnare alle nuove generazioni ad alzare gli occhi al cielo e godere della natura accanto a loro.
*Il Ministero della Salute ha promulgato un Dispositivo dirigenziale con cui stabilisce ulteriori misure di controllo e di eradicazione per contenere la diffusione dell’epidemia di influenza aviaria che sta colpendo il nord Italia. Tra le misure di biosicurezza è previsto anche, fino al 31 dicembre 2017 il divieto di immissione di fauna selvatica nelle cosiddette ZUR, Zone di Ulteriore Restrizione. In provincia di Brescia sono identificati come ZUR tutti i comuni al di sotto dell’autostrada A4 ed i territori di quei comuni che sono attraversati dall’autostrada. Si tratta quindi di quasi i due terzi dell’Atc unico dove non possono più essere effettuate immissioni di selvaggina pronta caccia. Si tratta di misure che cercano di tutelare l’importante settore avicolo della nostra provincia e indirettamente anche la salute dei prodotti poi immessi sul mercato. La sanzione per chi dovesse trasgredire è di carattere penale.
* In occasione della festività del 1^ novembre gli uffici Federcaccia riamarranno chiusi