Scatta il conto alla rovescia per la nuova legge regionale contro l’invasione dei cinghiali: dal prossimo 11 luglio la normativa arriverà nell’aula del consiglio regionale per l’approvazione. È quanto emerso all’assemblea della Coldiretti di Como Lecco durante l’incontro con l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Gianni Fava. Ad aprire i lavori, davanti a una platea di oltre cento imprenditori agricoli, il presidente Fortunato Trezzi, che ha detto: “Il 2016 è stato un anno duro, difficile soprattutto per la mancata redditività per le aziende agricole.
Sulle devastazioni causate dai cinghiali, l’assessore Fava ha detto:
Abbiamo predisposto una proposta di legge per uniformare il tema dell’abbattimento dei cinghiali su tutto il territorio regionale. Questa legge risale al febbraio dell’anno scorso e, ahimè, devo dirlo con un po’ di vergogna: è stata ferma un anno e mezzo in commissione. Ora posso dirvi che, dopo una strenua battaglia, la legge-anti cinghiali andrà in consiglio regionale l’11 luglio”
E quindi avremo una legge, che impedirà ai territori provinciali di gestire in autonomia la questione, visto che questo modus operandi ha portato ad una situazione insostenibile per agricoltori e allevatori, messi in ginocchio dalle scorribande di animali selvatici. Cinghiali, cervi, volpi e anche nutrie: il fenomeno del contenimento delle razze non autoctone è un problema serio e contingente in tutta la Lombardia, non solo sul Lario dove la situazione è a dir poco critica”.
Il coinvolgimento economico di ATC e Ca per il pagamento dei danni da cinghiale sarà estremamente oneroso. Crediamo che il modo migliore sarebbe stato coinvolgere i cacciatori specializzati, introducendo magari qualche incentivo o altrimenti la rotazione dei territori assegnati alle squadre. Penalizzare chi per scelta caccia il cinghiale non aiuterà a contenere l’espansione di questi suidi, così come non aiuterà continuare a lasciarli indisturbati in parchi e aree urbane. I cacciatori pagheranno ma i cinghiali continueranno ad aumentare.