Il Tribunale amministrativo della Lombardia, dopo aver respinto nella seduta del 5 ottobre scorso la richiesta di sospensiva avanzata dalla Lac nei confronti della caccia all’allodola, aveva rimandato la decisione alla seduta collegiale del 26 ottobre. Nel corso di questa, il Tar Lombardia ha deciso di accogliere la domanda cautelare fissando il nuovo carniere giornaliero e stagionale dell’allodola nella misura indicata dall’Ispra di 10 capi giornalieri e 50 stagionali complessivi, riducendo così quanto previsto dal calendario venatorio regionale. “Rilevato, nei limiti della sommaria cognizione, che l’impugnato decreto non tiene adeguato conto, ai fini della determinazione dei limiti all’attività venatoria concernente la specie dell’allodola, dei dati più recenti sull’andamento della popolazione della stessa specie, in relazione anche ai prelievi effettuati dai cacciatori lombardi, relativi agli anni 2013-2016 (cfr. pag. 6 del doc. 5 della produzione regionale)” si legge nell’ordinanza “Ritenuto, pertanto, che ricorrono i presupposti per l’accoglimento della domanda cautelare ai fini di un motivato riesame; Ritenuto che, al fine di evitare l’indiscriminata e illimitata possibilità di espletare l’attività venatoria nelle more del disposto riesame, la disciplina del prelievo giornaliero e stagionale dell’allodola è da fissare nella misura prudenziale stabilita nel parere dell’ISPRA (10 capi giornalieri e 50 capi stagionali per ciascun cacciatore)”. Non ci resta quindi che prendere atto della decisione del Tar sottolineando però ancora una volta l’importanza della corretta segnatura del tesserino venatorio. Regione Lombardia fornisce infatti ad Ispra il totale dei capi abbattuti nella stagione precedente e della loro elaborazione viene poi stabilito il quantitativo giornaliero ed annuale. Se però gli abbattimenti non vengono segnati correttamente manca il dato fondamentale e non possiamo poi lamentarci se ci vengono ridotti i carnieri.
*Il comune di Ghedi organizza nelle serate di lunedì 7 e 14 novembre un corso di formazione per ottenere la qualifica di operatore faunistico volontario per il controllo delle nutrie. Il corso si terrà presso la sala consiliare dalle 20.30 alle 22.30 e coloro che fossero interessati devono formalizzare l’iscrizione entro venerdì 11 novembre compilando il modulo disponibile presso l’Ufficio Ecologia del comune oppure scaricandolo dal sito www.comune.ghedi.brescia.it Il corso è rivolto soprattutto ad agricoltori e cacciatori interessati alle problematiche connesse alla presenza della nutria sul territorio comunale e che vogliono collaborare fattivamente all’attuazione del Piano Provinciale di eradicazione della specie.
* Venerdì 4 novembre dalle ore 14.30 presso l’hotel Continental di Cremona in piazza Libertà n.26 verrà ufficialmente presentato alle autorità competenti il Progetto di gestione conservativa della lepre nelle province di Cremona Pavia Lodi e Mantova interamente finanziato da Federcaccia Lombardia.